PERUGIA - E' il cioccolato la piu' sicura fonte di appagamento per il 60% delle italiane. Una su 4 lo preferisce in assoluto al sesso, ma la percentuale sale al 68% durante la fase premestruale, addirittura all'83% nei giorni del ciclo. E' quanto emerge da un sondaggio sull'eros femminile promosso dal progetto "Scegli Tu", della Societa' Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e presentato a Perugia, citta' che ospita fino al 25 ottobre la manifestazione Eurochocolate.
A presentare lo studio il direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano e il direttore della SOD di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza dell'azienza ospedaliera universitaria di Careggi di Firenze, Vincenza Bruni.
Secondo il sondaggio il cioccolato, per il 97% delle donne intervistate migliora l'umore, per il 50% favorisce l'eccitazione, per il 33% allevia i dolori e i fastidi che molte sperimentano nella settimana che precede la mestruazione: irritabilita', alterazioni del sonno, gonfiore, mal di testa. E si rivela decisamente piu' utilizzato come rimedio fai da te per questi disturbi rispetto alla pillola contraccettiva.
"La soluzione migliore per questi problemi, capace di modificare le alterazioni ormonali e neurochimiche responsabili della sindrome premestruale - afferma la prof.ssa Alessandra Graziottin -. In particolare, sono efficaci quelle a base di drospirenone, l'unico progestinico capace di aumentare le endorfine, le nostre "molecole della gioia", a livello del sistema nervoso centrale".
"Il desiderio sessuale e' il risultato di una complessa attivita' del cervello - continua la Graziottin-. Allo stesso modo la "voglia" di cioccolato presenta una base neurobiologica ed e' dimostrato che ragazze che ne mangiano ogni giorno tendono ad avere piu' alto desiderio e maggiore soddisfazione.
Le differenze nel metabolismo di questo alimento possono contribuire all'effetto positivo sull'umore e sulla vitalita' che chi lo ama ("cravers") riferisce rispetto a chi che non avverte benefici particolari ("non cravers"), come suggeriscono ricerche pubblicate su riviste prestigiose come Neuroscience. Non bisogna tuttavia attribuirgli poteri terapeutici onnipotenti: rischia infatti di trasformarsi in un semplice surrogato se la donna e' depressa o ha una vita sessuale insoddisfacente. E questo capita purtroppo molto spesso a chi soffre di disturbi premestruali".
La pillola contraccettiva in questi casi puo' rappresentare la giusta soluzione, ma non tutte sono uguali, come afferma correttamente anche il 61% delle intervistate. "Gli estroprogestinici riducono le fluttuazioni ormonali cicliche che sono alla base della sindrome premestruale - spiega la prof.ssa Vincenza Bruni -. Fra quelli oggi disponibili sembra particolarmente adatto Yaz. In favore dell'uso di questa pillola sono sia il tipo di formulazione, con assunzione di 24 confetti ed una pausa di soli 4 giorni (invece dei "classici" 7), sia le caratteristiche del drospirenone che agisce a lungo nell'organismo e tende a mantenere concentrazioni attive dell'ormone anche durante i giorni di non assunzione".
I disturbi premestruali sono molto diffusi: in particolare la "tensione" e' un problema comune, che puo' interessare fino all'80% delle adolescenti, con percentuali elevate anche in altre fasce d'eta'. "Si parla di una vera e propria sindrome quando i sintomi compaiono associati e almeno nei 5 giorni precedenti la mestruazione e si riducono nei 4 successivi - spiega la Bruni -. Possono essere psichici (depressione, ansia, irritabilita', confusione mentale), fisici (tensione mammaria, gonfiore addominale e degli arti inferiori, cefalea) e comportamentali (disturbi del sonno e del comportamento alimentare). In questi casi, si puo' avere una significativa ricaduta sulla qualita' di vita, fino a portare a situazioni di isolamento".
Dati confermati anche da un sondaggio condotto dalla SIGO da cui emerge come per 43 italiane su 100 i disturbi premestruali compromettano la la vita sociale, per il 53% quella di coppia, quella lavorativa o scolastica per ben il 70%. Solo il 42% delle donne coinvolte dall'indagine "Sesso e cioccolato"e' pero' convinta che, nel complesso, la pillola possa essere un'alleata del benessere: il pregiudizio piu' radicato resta quello sull'aumento di peso (lo dice il 67% delle intervistate).
Recent comments
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago
11 years 50 weeks ago