TERNI - E' fissato per lunedi' prossimo ma avra' probabilmente un carattere interlocutorio, l'incontro nella sede dell'Assindustria ternana tra la direzione della Tk-Ast ed i sindacati di categoria per esaminare la decisione dell'azienda di mettere in mobilita' 125 dipendenti dell'intero gruppo.
Secondo la direzione di Tk Ast, la mobilita' dovrebbe riguardare 50 operai e 50 impiegati di Ast, 5 dipendenti di Aspasiel, 10 di Societa' delle fucine e 5 ciascuno di Tubificio e Titania. L'intento e' di mettere in mobilita' dipendenti che gia' hanno i requisiti per la pensione o coloro che, con i tre anni massimi di mobilita' (percependo, quindi, l'indennita' Inps), possono raggiungere l'eta' pensionabile.
Da parte dei sindacati - secondo quanto si e' appreso - saranno avanzate tre condizioni per accettare questa decisione aziendale: che l'accordo sia attuabile nell'arco di tre anni, che le condizioni incentivanti siano uguali a quelle concesse ai lavoratori nell'accordo del 2005 in occasione della chiusura del reparto del magnetico e che la mobilita' sia su base volontaria.
A portare avanti il confronto con la direzione di Tk-Ast saranno comunque le rappresentanze sindacali scaturite dalle ultime elezioni aziendali ed ancora non operative per il ricorso presentato dalla Fiom sull'esito delle votazioni (c'e' in ballo un seggio con l'Ugl). Su questa vertenza si dovrebbe pronunciare martedi' prossimo l'ufficio provinciale del lavoro.
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