CITTA' DI CASTELLO - “Pensare ad una nuova stagione di concertazione sarà indispensabile per fronteggiare gli effetti a breve termine della crisi in atto e per questo ho accolto positivamente la piattaforma, elaborata dalla Cna, considerandola un contributo al dibattito regionale sul sistema produttivo e al modello di sviluppo locale, oggetto di studio da parte dell’Aul, agenzia di ricerca sul mondo del lavoro in Umbria. Abbiamo bisogno di analisi approfondite per considerare la crisi un’occasione e modernizzare assetti, filiere, processi aziendali”: così il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini commenta l’incontro avuto con i vertici provinciali della Cna, impegnati nel presentare alle amministrazioni locali alcune proposte per rilanciare l’economia.
Insieme al presidente locale, Enzo Coltrioli, facevano parte della delegazione il presidente Renato Cesca e il vicedirettore Roberto Giannangeli, “con i quali condivido - ha aggiunto il sindaco - molte delle priorità. In particolare ho ribadito anche recentemente l’urgenza di una legislazione che restituisca ai comuni una reale autonomia finanziaria. La stretta sul Patto di stabilità e il mancato gettito dell’Ici hanno minato il ruolo che l’ente pubblico svolgeva nel sostenere l’economia, accorciando i margini di manovra su fiscalità e politiche dei servizi industriali. Un elemento di dinamismo è rappresentato certamente dai programmi di riqualificazione urbana, ovunque localizzati - dalle zone industriali ai centri storici. A Città di Castello il Contratto di quartiere, e, in prospettiva, il Puc 2, mobiliteranno notevoli risorse, contribuendo da un lato alla ripresa economica, commerciale, turistica, e dall’altro alla coesione sociale, disegnando nuovi equilibri in quartieri a rischio di degrado e di identità”.
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