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PERUGIA - "Da metalmeccanico oggi posso davvero dire che è un giorno amaro: l’accordo separato firmato in queste ultime ore è il segnale più chiaro di come le questioni dei lavoratori in questo Paese siano gettate nel più assoluto discredito e, di conseguenza, vengano gestite in maniera irresponsabile". Enzo Ronca, consigliere regionale del Partito democratico e presidente della Terza Commissione consiliare del Consiglio regionale, commenta con “indignazione e preoccupazione” la notizia dell'avvenuta firma del contratto dei metalmeccanici, sottoscritto da Fim e Uilm senza la Fiom. "Non è davvero accettabile siglare un'intesa così importante escludendo la parte più consistente della categoria – sottolinea Ronca – I centodieci euro lordi medi in tre anni per il quinto livello di operaio metalmeccanico, se si pensa ai milioni di euro regalati dallo Stato ad imprese e banche, sono già di per sé una miseria. Ma quello che fa più male – continua – è che i temi del mondo produttivo e del lavoro vengano sistematicamente affrontati con questa insopportabile superficialità e tracotanza. Confindustria e Governo non dovrebbero gioire per essere riusciti a dividere di nuovo il mondo del lavoro – conclude Ronca – ma dovrebbero piuttosto riflettere sul fatto che svendendo così il ruolo centrale degli operai italiani finiscono per svilire e fiaccare l’intero sistema produttivo del Paese: l’unico che può farci uscire dalla crisi”. Condividi