Anche in Umbria le tute blu continuano a dimostrare la loro rabbia e contrarietà per la firma dell'accordo separato sul contratto nazionale dei metalmeccanici siglato ieri da Fim e Uilm con Federmeccanica e senza la Fiom Cgil.
“Dopo le prime reazioni immediate di ieri – fa sapere il coordinamento regionale della Fiom Cgil - oggi in tutta la regione ci sono state fermate di due ore che hanno portato, nella quasi totalità dei casi, al blocco degli impianti”.
A Terni i lavoratori hanno anche dato vita a presidi davanti ai cancelli delle fabbriche e blocchi stradali. In particolare, nell'area industriale di Maratta Sabbioni, sono scesi in sciopero bloccando il traffico in alcune arterie stradali i lavoratori della Zeuna Starker, del Tubificio, della Tct, del Gruppo Garofoli, del Centro Rifinitura ThyssenKrupp e del Gruppo Emicom. Presidi e blocco stradale anche in viale Brin, sede delle acciaierie, con in testa i lavoratori di Ast, Società delle Fucine, Ilserv, Tecniref, Imec. Ma la protesta ha coinvolto anche molte altre aziende dell'indotto e delle manutenzioni del gruppo Thyssen.
Stessa situazione, con blocco delle fabbriche per due ore, anche in provincia di Perugia. Tra le principali aziende coinvolte, la Renzacci di Città di Castello, la Emu di Marsciano, la Cvc di San Giustino, la Aries di Montone, la Iverplast di Marsciano e la Black&Decker. di Corciano. Nell'area di Foligno-Spoleto-Bastia gli scioperi hanno interessato la Oma Tonti, la Ims, la Rcm, la Airon, la Sitem e la Franchi. Braccia incrociata, anche qui, pure in molte altre piccole e medie aziende del territorio.
Il coordinamento Fiom Cgil dell'Umbria, nel sottolineare la straordinaria reazione dei lavoratori metalmeccanici umbri contro l'accordo separato sul contratto, sottolinea anche il fatto che moltissimi lavoratori di aziende anche importanti della provincia non hanno potuto scioperare perché in cassa integrazione o in mobilità. “Anche tra questi lavoratori però – sottolinea il coordinamento – sta crescendo la richiesta di partecipazione e coinvolgimento nella mobilitazione generale che proseguirà nei prossimi giorni”.
Il prossimo appuntamento è per lunedì pomeriggio, quando la Fiom terrà un incontro con tutti i delegati delle aziende metalmeccaniche della regione. “In quella sede – spiega ancora il coordinamento - i lavoratori decideranno insieme al sindacato le prossime iniziative di protesta e mobilitazione contro un accordo separato che svaluta il salario, degrada il lavoro, riduce i diritti e non difende l'occupazione. I lavoratori e la Fiom Cgil – conclude il coordinamento umbro – chiedono le assemblee e il diritto a poter decidere sull'accordo attraverso referendum”.
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