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TODI - Uno stile di vita che permetta di vivere in salute: questo lo scopo del Convegno “Terza età in salute” del 15 ottobre a Hotel Villa Luisa di Todi, organizzato dalla Fnp dell’Umbria, Anteas regionale e Coordinamento regionale donne Fnp”. Ad aprire l’iniziativa di approfondimento il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Franco Righetti. Presenti all’iniziativa il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, il segretario generale regionale Cisl Medici Giuseppe Giordano e il segretario nazionale Fnp Cisl Sandro Loschi. Le relazioni, che hanno approfondito il tema dell’anzianità, del diabete, dell’osteoporosi ma anche dei fattori di emarginazione, economici, giuridici, ambientali e sociali propri della terza età, sono state a cura del responsabile unità operativa assistenza geriatrica Asl 4 dottor Alessandro Chiaranti, del responsabile del centro osteoporosi e per le malattie metaboliche dello scheletro professor Paolo Filipponi, del dirigente medico azienda ospedaliera di Perugia dottoressa Elisabetta Torlone. Ad essere stati affrontati gli stili di vita, dal punto di vista dell’alimentazione da parte della dottoressa Daniela Capezzali, coordinatrice corso di laurea in dietistica, e dal punto di vista dell’attività fisica dal dottor Bruno Stafisso, responsabile dipartimento medicina dello sport – Asl 2. Sul fondamentale ruolo del medico di famiglia è intervenuto il dottor Brunello Brunelli. A coordinare l’approfondimento la dottoressa Milena Mincigrucci, responsabile spazio menopausa Asl 2, distretto perugino. Hanno partecipato all’evento il presidente regionale Anteas Umbria Giampiero Longhi, la coordinatrice regionale donne Fnp Cisl Marinella Zuccherini e Lina Sarchini del dipartimento sanità Fnp Cisl regionale. “Si è trattato –ha ribadito Righetti- di una giornata di studio rivolta a rendere consapevoli i soci che la salute non è un dono gratuito, essa si conquista vivendo sia in gioventù che nella terza età, seguendo stili di vita rispondenti a regole che possano facilitare l’organismo umano a restare sano il più a lungo possibile. La persona anziana, oggi più che mai –ha continuato Righetti- deve vivere in modo piacevole ed essere sostenuta dalla capacità e dalla volontà di avvicinare gli altri. Non dobbiamo dimenticare –ha concluso il segretario- che l’affetto della famiglia e dei figli, gli interessi e la percezione del senso dell’utilità sono elementi preziosi per la qualità della vita di tutte le persone, in special modo di quelle anziane”. Condividi