PERUGIA - "Non sta certamente a noi imporre alle nostre controparti cosa dire o cosa fare. Soprattutto a chi, legittimato dal voto popolare, è stato chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Ci permettiamo però, questo sì, di dare almeno qualche consiglio agli Amministratori della Provincia di Perugia: Basta esternazioni pubbliche per quanto riguarda la riorganizzazione dell’Ente”.
E' quanto scrive in una nota a sua firma il Segretario Generale della FP – CGIL Provinciale di Perugia, Ivano Fumanti, che così prosegue:
"Una riorganizzazione senza dubbio necessaria e che il Sindacato aveva chiesto già da tempo. Crediamo però che ormai i cittadini abbiano capito quali siano le linee guida, tutte condivisibili, che ispirano l’Amministrazione, non serve ripeterle così spesso, anche perché così facendo non si contribuisce di certo ad instaurare tra i lavoratori, un clima di serenità, necessario per affrontare una discussione seria su un progetto di riorganizzazione che inevitabilmente dovrà vedere tutti coinvolti".
"Non solo - insiste Fumanti-, ma si corre il rischio di dare dei numeri che potrebbero poi, alla fine dei conti, non corrispondere a verità. Infatti in assenza di una proposta e di un confronto sulla stessa, nessuno può dire con certezza quante e quali professionalità sono necessarie per l’espletamento dei servizi attuali, quante e quali posizioni organizzative eliminare ne di quale entità sarà, se sarà, il risparmio per la spesa del personale".
"Quanto alle scrivanie da ridurre - prosegue Fumanti - questa Organizzazione non si opporrà di certo se questa sarà la sintesi finale del confronto, ma anche su questo si dovrebbe evitare di dipingere questo Ente agli occhi dell’opinione pubblica, come un posto di lavoro con organici gonfiati, per cui in virtù di ciò, avvalorando le
farneticanti tesi Brunettiane, siamo in presenza di una manica di fannulloni".
"Sappiamo tutti che così non è - spiega poi, aggiungendo -. Se l’Amministrazione è in possesso di una proposta ufficiale ci chiami e ce la presenti. Noi siamo pronti! Ma se questa proposta ancora non c’è sarebbe meglio non parlarne".
La FP – CGIL, si spiega anche nella nota, ha già dato più volte la propria disponibilità a discuterne. Una disponibilità certamente non incondizionata, ma che tiene conto di alcuni punti fermi imprescindibili:
· Riorganizzazione non deve significare solo diminuzione di qualche area e accorpamento di alcuni servizi, ma un processo che coinvolga tutti a trecentosessanta gradi;
· La discussione sulla riorganizzazione non può assolutamente prescindere dalla definizione di un regolamento sulla mobilità interna e dalla definizione di una dotazione organica che indichi con chiarezza di quante e quali figure professionali questo Ente ha bisogno per l’espletamento dei servizi attuali.
Mentre sulla riorganizzazione del Corpo di Polizia continua il confronto e - conclude Fumani - "speriamo che nel prossimo incontro l’Amministrazione ci faccia conoscere una proposta ufficiale che dia risposte alle nostre richieste. In assenza di ciò sarebbe veramente difficile definire un accordo e avviare il percorso di riorganizzazione del Corpo stesso".
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