Una truffa ai danni della Telecom Italia con frode da ''sottoscrizione'' e da ''intrusione'', è stata scoperta dalla Polizia postale di Perugia (compartimento Umbria) che in tre anni di indagine ha effettuato analisi di tabulati, servizi di appostamento e pedinamento, arresti e fermi di persone in stato di libertà, con truffa ai danni di 200 utenti per oltre 2 milioni e 200 mila euro. Dall'inizio dell'indagine, 33 persone sono state arrestate (dicembre 2006) ed ora, altre 133, denunciate all'autorità giudiziaria. Sei sono i gruppi criminali individuati ciascuno composto da decine di soggetti; decine anche le società e centri telefonici per lotto, oroscopi e cartomanzia individuati e disattivati. Sono questi i numeri della indagine del compartimento polizia postale e comunicazioni di Perugia (dirigente Vice questore aggiunto Annalisa Lillini) che con i suoi uomini, tutti esperti e specialisti della polizia di Stato, hanno scoperto i meccanismi di truffa. Da una o più linee telefoniche venivano prodotte chiamate di pochissimi secondi verso codici speciali (892, 899, 0088) dal costo, a tariffa flat, di 15 euro iva compresa. Le bollette telefoniche non venivano onorate dai componenti dell'organizzazione che sparivano poco prima del recapito delle spesse. Dai primi calcoli, sembra che il danno stimato sia di oltre 1 milione 500 mila euro gran parte del quale a carico di Telecom Italia Spa. Sono stati individuati 83 eventi di frode con attivazione di linee in Umbria, Emilia Romagna, Toscana e Campania. Un'altra frode messa in atto è appunto quella di ''intrusione'', ossia violazione delle linee telefoniche di ignari utenti, dalla quali venivano poi originate le chiamate in frode verso i codici dei centri beneficiari delle ''sottoscrizioni''. Decine sono state le installazioni di Telecom manomesse e violate; gli utenti truffati sono centinaia residenti in Umbria, Sardegna, Marche e Toscana. I principali esponenti dell'organizzazione (64 associati) operavano proprio dalla provincia di Perugia e da qui coordinavano una rete di ''sottoscrittori'' (coloro che attivavano le linee senza pagare le bollette) e ''intrusi'' cioè soggetti che violavano le linee di ignari utenti e i titolari di centri servizi i quali effettuavano una alta mole di chiamate in frode. Nel corso dell'indagine è stata scoperta una società inglese e due Svizzere intestatarie dei codici 892 e 899 sui quali far confluire il traffico. Uno dei componenti l'organizzazione era già detenuto in Spagna, arrestato sotto falso nome per traffico di droga. Condividi