La Camera dei Deputati votando le pregiudiziali di costituzionalità proposte dall’Udc ha affossato ieri il disegno di legge sull’omofobia. Il Vaticano e le gerarchie ecclesiastiche brindano, ma questo evento rappresenta uno schiaffo ai diritti civili.
Vengono, infatti, definitivamente calpestati i diriti di chi oggi, per un imbarbarimento della società, rischia di essere il bersaglio di violenti e frustrati che sfogano la loro rabbia su chi afferma la legittimità di una diversa inclinazione sessuale.
L’atteggiamento dell’Udc, non ci meraviglia affatto, e ancora oggi su Repubblica Buttiglione dichiara apertamente di orientare il proprio voto e le proprie proposte in parlamento sotto diretta influenza dei vescovi italiani.
Ancora una volta il dogmatismo ideologico di stampo preconciliare di una forza politica di opposizione conservatrice, clericale, neoliberista e caritatevole si rifiuta – come sulle coppie di fatto, la famiglia, la fecondazione assistita, la ricera sulle cellule staminali e altri temi etici – di accettare che la legislazione italiana si adegui ad una società in profondo mutamento e con questa crociata oltranzista fa piombare nel marasma più incredibile il Partito democratico, dilaniato al suo interno e incapace di domare la Teodem Binetti.
Rifondazione comunista dell’Umbria non può che ricavare da questa brutta pagina di politica parlamentare l’ennesima conferma a quanto detto più volte: l’Udc è incompatibile con l’idea di sviluppo e progresso della società che ha Rifondazione comunista, ma anche della Federazione della sinistra di alternativa. L’unico punto in comune è la proposta di una legge elettorale proporzionale sul modello tedesco. Per quanto riguarda i temi etici, i diritti civili, i diritti sociali, la tutela dei beni comuni e dei servizi pubblici, la politica di pace, ci troviamo su posizioni lontanissime.
Per questo torniamo a ripetere: l’idea di un allargamento della coalizione per le prossime regionali ad una forza come l’Udc – che dichiara ad esempio che l’Umbria da 50 anni è oppressa da un regime, cancellando gli enormi progressi sociali e il miglioramento della qualità della vita che la Regione ha invece conosciuto – èincompatibile con la presenza nella stessa coalizione di Rifondazione comunista e della Federazione della Sinistra di alternativa.
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