corvo rosso.jpg
La guerra dei transfughi è entrata nel vivo. La notizia di una riunione “segreta” (cercare nel vocabolario il significato di Pulcinella), con un unico punto all’ordine del giorno “passare all’altra sponda”, sembra abbia allarmato Bocci e il suo entourage. Eh si perché lì c’erano tutti suoi amici. Mancavano solo lui e Bracco e dopo sarebbe stata una rimpatriata, in piena regola, dello stato maggiore umbro del raggruppamento Franceschini – Stramaccioni. E allora via all’operazione recupero. Era ovvio che alcuni erano lì per alzare il prezzo del loro finto rientro e per scongiurare ulteriori mosse che potessero aumentare l’egemonia, su quella parte, del “popolare” onorevole. Niente più liste separate tra ex Ds e ex margheriti. Si va “tutti insieme appassionatamente”. E il risultato si è visto subito. In testa alle liste pro Franceschini, nei posti buoni, ci sono tutti onorevoli e tutti i “capibastone”. Lui, Verini, Agostini, la Sereni e la Fioroni. Si Fioroni un nome che rimbalza sempre più in queste vicende. L’altro (Beppe) si dice infatti che sia direttamente impegnato per scongiurare un abbandono eccellente, favorendo una operazione romana, che avrebbe rimesso le cose a posto. Come a posto sono tornate le cose con l’attuale segretario regionale del Pd, Maria Pia Bruscolotti. Pare non gradisse troppo il secondo posto in lista a Terni, perché non sicuro, anzi a forte rischio. Per “smuovere le acque” avrebbe fatto intendere di essere disposta a “passare al nemico”, con tanto di messaggi espliciti al “sor Bottini”. Poi la svolta. E’ stata messa al secondo posto del collegio di Perugia uno. Lì a rischiare sarà Verini (terzo). Infine,sempre in tema di liste, c’è da segnalare un S.O.S. di Marina Sereni. Lei e Verini erano stati indicati come i capilista dei franceschiniani al Perugia 2, che come noto contiene anche Foligno. Alla notizia che dall’altra parte c’era la Lorenzetti si sarebbe presa paura. Da sola temeva di non farcela ed avrebbe chiesto ed ottenuto che il suo compagno di strada fosse Giampiero Bocci, più ferrato di Verini in materia di Torrini, di monti e di valli. Ma nonostante questo non tutta la pattuglia è tornata a casa. Si parla insistentemente di un appoggio diretto a Bottini del portavoce del comitato regionale del Pd Moreno Caporalini e di Daniela Massarelli, in rotta di collisione con Stramaccioni. Nomi che sono circolati insistentemente in questi giorni. Ma non mancherebbero altre novità in salita sul treno dell’assessore regionale. Il primo nome alla ribalta è quello di Vincenzo Menna Presidente Regionale delle Acli, che potrebbe essere seguito, a breve, da un altro massimo dirigente di una grande organizzazione cattolica. L’appoggio massiccio e totale del collateralismo e dell’associazionismo cattolico, per portare gente alle primarie, era considerato fondamentale per i Franceschiniani. Ma se si aprono queste “buche” che si aggiungono alle difficoltà con Comunione e Liberazione per via dell’appoggio dell’assessore comunale Liberati ai Bersaniani, i problemi non possono che aumentare. Bisogna “andare oltre” quel 41% se no sono dolori. Condividi