di Marco Casavecchia
Se Atene piange, Sparta non ride e...nemmeno Tebe, diremmo. Tuttavia, se la sconfitta del Grifo a Cremona è stata onorevole e del tutto casuale, prendere un gol su punizione, infatti, ci può stare, anche se dispiace averlo preso dopo aver avuto la possibilità di passare in vantaggio, le sconfitte di Ternana e Foligno, sono ben più preoccupanti. I rossoverdi, dopo un avvio esaltante, hanno infilato due sconfitte esterne con due dirette concorrenti alla promozione (Verona e Pescara), ma soprattutto è quella di ieri a dover allarmare tecnico e squadra. La sconfitta con il Pescina ha messo a nudo i limiti della Ternana, soprattutto in difesa, e un gioco che non è più redditizio come lo era stato in avvio.
Il Foligno di Fusi, gioca bene, ma paga cari certi errori di gioventù. Se non corre presto ai ripari, e inverte la tendenza negativa che lo vede fermo a otto punti da diversi turni, rischia di trovarsi ben presto nelle zone scomode della classifica. Il Grifo, al contrario, partito male, ha infilato un filotto buono, interrotto ieri da una Cremonese più fortunata che brava. Nel calcio si sa, gli sbagli si pagano. Al Grifo capita spesso, se non quasi sempre, ai grigiorossi è andata bene; se avessero preso loro il gol in una delle occasioni capitate in finale ai biancorossi, staremmo a parlare di ben altra classifica, il tutto alla vigilia di un ciclo impegnativo (fino alla dodicesima), da affrontare comunque con i piglio e la determinazione mostrata ieri a Cremona. Buon Grifo a tutti.
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