EUROCHOCOLATE.jpg
PERUGIA - Una recente indagine resa nota ad inizio settembre 2009 ha evidenziato che, se da una parte, circa il 40% degli italiani risparmia sugli acquisti di alimentari, dall’altra, i consumi di cioccolato conoscono una crescita elevata che, nel caso delle tavolette si attesta addirittura al 12% (Rapporto Coop Consumi e distribuzione 2009). Il trend positivo dei consumi di cioccolato dunque prosegue e seppure i nostri 4,3 chili di cioccolato procapite consumati in un anno restano sempre inferiori rispetto a Svizzera, Austria, Belgio, Germania, Danimarca e Inghilterra che consumano più di tre volte rispetto all’Italia, bisogna comunque evidenziare che il consumo italiano è raddoppiato negli ultimi dieci anni. La spiegazione che gli esperti danno di questo andamento del comparto cioccolatiero, in controtendenza rispetto all’alimentare in genere risiede nel potere consolatorio del cioccolato, nel suo essere considerato una gratificazione da concedersi senza sensi di colpa. Già in occasione dell’edizione 2008 di Eurochocolate era stato messo in evidenza come, proprio per questa stessa ragione i golosi italiani reagivano alla crisi economica acquistando il cioccolato. In quell’occasione, infatti, si era registrato un aumento considerevole sia dei visitatori della kermesse che degli acquisti. A ben guardare, i dati del comparto cioccolatiero parlano chiaro: la produzione di cioccolato, con i suoi 3.202 milioni rappresenta più di un quarto della produzione totale dell’industria dolciaria nazionale in termini di valore e il 21% in volume (dati AIDI). Il comparto rappresenta il fiore all’occhiello dell’export di prodotti alimentari, soprattutto verso Stati Uniti, Russia, Hong Kong e Giappone ed ultimamente anche Emirati Arabi e Arabia Saudita Se, nell’ambito industriale, tutti i prodotti al cioccolato, compresi i semilavorati hanno conosciuto un trend di crescita, anche la produzione artigianale non ha di che lamentarsi: negli ultimi 5 anni, infatti, i produttori artigianali sono aumentati del 23%, dimostrando anche che le specialità di nicchia sono apprezzate anche all’estero (dato Unioncamere). Insomma, il cioccolato sembra proprio non conoscere la crisi. Condividi