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Egle Priolo PERUGIA – Un ritorno importante all’insegna dello sport, della convivialità e soprattutto dei vecchi ricordi. È stato questo lo spirito della rievocazione storica del Giro Automobilistico dell’Umbria ritornato dopo un’assenza di ben 54 anni. Una manifestazione sportiva che ha visto protagoniste cinquanta auto d’epoca per far rivivere gli anni ’40-’50 e le emozioni di allora. E sono da poco stati resi noti i risultati della due giorni in giro per l’Umbria, che ha toccato Perugia, Gubbio, Pietralunga, Città di Castello, Terni, Spoleto, Bevagna e Foligno. A bordo di una Porsche 356 Cabrio del 1963 ha tagliato per primo il traguardo Piero De Angelis, seguito da Costantino Mariotti su un’Alfa Romeo Giulietta Ss del 1961 e da Alessandro Badiali con la sua Jaguar E Type del 1961. La macchina più “antica”, una Fiat 508 C, guidata da Ernesto Miletti è arrivata al 22° posto, mentre ha chiuso la classifica Roberto Vespa a bordo di una Tornado Typhoon del 1957. La prima donna, tra quelle in gara, ad arrivare al traguardo di Perugia è stata Marina Solinas, che con la sua Alfa Romeo 1900 Sprint si è classificata ventisettesima. In gara, tante vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo: oltre ad una splendida Ferrari 250 Gtl e ad un’intramontabile Fiat 1100 B, si sono visti girare splendidi modelli di Lancia (Aurelia, Ardea, Appia e Flavia Sport), Mercedes e nostalgiche Citroen Ds 21 del 1967. Ad organizzare l’evento e a volerlo riproporre dopo più di mezzo secolo di assenza i quattro club di auto storiche dell’Umbria, Camep, A.F.A.S., Borzacchi Historic, Cames e Altotevere Automotostoriche che, per l’occasione, si sono riuniti in un Comitato organizzativo. Un ritorno alla grande, quindi, il cui obiettivo è stato quello di far rivivere l’evento così come si svolgeva cinquant’anni fa, ripercorrendo le stesse tappe, piazze e città. Con le macchine di allora, con i numeri di gara verniciati in bianco e nero e i punzoni al piantone dello sterzo. “Non sta a me dire come sia stata la qualità della manifestazione – ha commentato Leonardo Vicarelli, vicepresidente del comitato organizzativo del Giro, ma di sicuro posso dire che i partecipanti sono rimasti soddisfatti. Non sono mancate le difficoltà, ma le abbiamo superate con l’impegno, facendo percorrere alle vetture lo stesso percorso storico del giro, con tratti importanti come la salita del passo della Somma. Inusuale invece il passaggio per l’autodromo Borzacchini di Magione, dove abbiamo svolto una prova speciale, oltre a quelle a Città di Castello, Massa Martana, Bevagna e Acquasparta”. Condividi