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Il patto tra Pdci, Prc e Socialismo 2000, sotto il nome di Federazione della Sinistra di Alternativa, non comporterà lo scioglimento in automatico delle formazioni politiche in Umbria e nel paese. La precisazione è stata fatta dal segretario Paolo Ferrero ieri sera a Spoleto per un convegno sulla crisi. "E' un primo passo per unire la sinistra - ha spiegato Ferrero -ma non dobbiamo fare come in passato che per creare un nuovo soggetto ci siano divisi ulteriormente. Ognuno resta con la sua identità. Ma tutti insieme decideremo di fare 10 punti programmatici per i lavoratori, per l'ambiente, i beni comuni e per il Paese. Le decisioni verranno prese in maniera collegiale e non con il 50,1 per cento dei voti interni". Ferrero ha ribadito che per far rinascere la sinistra bisogna creare un luogo dove "quei cittadini senza tessera, ma di sinistra, devono trovare la loro casa senza imposizioni dall'alto". E per rinserrare le file tra Pdci e Prc sui territori il segretario invita "a dimenticare il passato, i personalismi e le rivalità" perchè in caso contrario il Paese non avrà più una forza di sinistra credibile e autorevole. Condividi