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CITTA' di castello - “Divulgare è il nostro obiettivo in un momento in cui la superficialità dei messaggi sembra uniformare e banalizzare ogni contenuto”: così l’assessore alle Politiche culturali del comune di Città di Castello Rossella Cestini ha introdotto la seconda edizione del Festival della Filosofia della Scienza, che dal 10 al 24 ottobre si occuperà del rapporto tra le macchine e l’uomo. “Abbiamo il controllo su utensili ormai inseparabili come il cellulare od il computer? La risposta è prevalentemente negativa e su questo il Festival vuole lavorare per riflettere sui condizionamenti che la tecnologia impone, non da oggi ma dall’invenzione della ruota” aggiunge la Cestini, sottolineando come “l’iniziativa è rivolta ai giovani e li coinvolge direttamente con laboratori e dimostrazioni specifiche alle diverse fasce d’eta”. Reduce dal prestigioso premio Balzan per la Storia delle Scienze, il prof. Paolo Rossi ha illustrato il nucleo tematico del Festival parlando delle giornate della scienza, affidate a personaggi di spicco come Edoardo Boncinelli, Gabriele La Porta, Alberto Piazza: “Anche quest’anno il Festival propone una palestra di confronto e di dialogo sugli scenari che la tecnologia apre e su come l’uomo dovrà rapportarsi a macchine sempre più sofisticate, pervasive e sostitutive delle prerogative umane. Il processo è inevitabile ma dobbiamo indagarlo a fondo per capire dove si annidano i pericoli e quale sarà il nostro ruolo in un mondo automatizzato”. Il programma. Spalmato su due settimane, il Festival ha come ospite d’onore Leonardo da Vinci, le cui macchine sono l’oggetto della mostra allestita nell’ala nuova della Pinacoteca: “Due attori (Silvano Granci e Leonardo Caprini) vestiranno i panni del matematico Luca Pacioli e del genio di Vinci, facendo da guida all’esposizione e riproducendo il clima e il fermento dell’epoca di Leonardo” ha anticipato Duilio Contin, sceneggiatore del testo rappresentato - “…a solecitar ingegno e solazzo…” - e ideatore del Festival. Le lectiones magistrales si apriranno venerdì 16 ottobre alle 16.00 all’Auditorium di Sant’Antonio. Gratuitamente ma tramite prenotazione presso la Biblioteca comunale, che è referente per ogni informazione, si potrà assistere all’incontro tra Edoardo Boncinelli, Salvatore Califano, Roberto Tessari, mentre sabato 17 ottobre alle 10.00 sarà la volta di Alberto Piazza, Francesco Cavalli Sforza e Paolo Rossi. L’ultima seduta vedrà la partecipazione di Gabriele La Porta, Giuseppe O. Longo e Silvano Tagliagambe lunedì 19 ottobre alle 16.00 mentre alle 21.00 al Teatro degli Illuminati sarà proposto lo spettacolo “Il sistema del mondo”, incentrato sui testi più noti della letteratura scientifica classica, in replica per le scuole, il giorno successivo. Il Festival avrà anche un suo libro: la scelta è caduta su “Perché la tecnologia ci rende umani” di Stefano Moriggi e Gianluca Nicoletti, di cui si parlerà con gli autori sabato 17 ottobre alle ore 18.00 nella Sala degli specchi di Palazzo Bufalini. Dedicati ai ragazzi i laboratori delle scuole superiori, allestiti dal 23 al 25 ottobre presso il Palazzo del Podestà, e gli incontri con la scienza all’Auditorium di Sant’Antonio: il 22 ottobre alle 10.00 si parlerà di telecopi ed acceleratori di particelle con Francesco Palla, direttore dell’Osservatorio astrofisico di Arcetri; il 23 ottobre invece saranno i social network e la loro usabilità al centro del dialogo con Luca Chittaro, docente all’Università di Udine. Chiudono il ventaglio di eventi collaterali “La biblioteca galattica”, itinerario di lettura, a cura della cooperativa La rondine, per i ragazzi tra i 5 ed i 10 anni che si svolgerà dal 19 al 24 ottobre presso la biblioteca comunale e “Codice inverso”, a cura della cooperativa Il poliedro, che agli studenti tra 9 e 14 anni proporrà la costruzione, in carta, di macchine da volo e da guerra. Primo appuntamento con il Festival: domani alle 17.00 in Pinacoteca con la visita guidata alle macchine di Leonardo. Condividi