I pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi si sono opposti alle perizie chieste dalle difese. ''Il materiale raccolto è più che sufficiente. Non c'è necessità di acquisire nuove prove'' ha detto Mignini. Il magistrato ha tra l'altro rilevato che l'accertamento medico-legale ''è stato già svolto con la formula dell'incidente probatorio da persone particolarmente qualificate''.
Alle conclusioni del pm si è associato l'avvocato Francesco Maresca, legale di parte civile per la famiglia Kercher. ''Non è che si deve giudicare – ha detto il legale - se i tecnici della scientifica abbiano msbagliato. Non è questo lo spirito dell'articolo 507 del codice di procedura penale (quello in base al quale è stata avanzata la richiesta di integrazione probatoria - ndr)''.
La Corte d'assise di Perugia si è poi ritirata in camera di consiglio per decidere sulle richieste delle perizie avanzate dai difensori di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Il presidente Giancarlo Massei ha annunciato che per la decisione saranno necessarie circa due ore
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