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Un professionista 35enne di Bastia Umbra, accusato di aver perseguitato una collega della quale si era invaghito, è stato messo agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine condotta dalle squadre mobili di Perugia e di Roma. L'uomo, incensurato, deve rispondere di atti persecutori, il cosiddetto stalking. Gli episodi al centro dell'inchiesta si sono verificati a Roma, dove entrambi lavoravano. Fra gli episodi contestati al professionista quello di avere collocato sulla scrivania della donna, mentre questa era assente perché incinta, un mazzo di fiori con all'interno dei crisantemi. Secondo la polizia l'arrestato ha inviato alla donna in alcuni giorni anche 150 sms. In un'altra indagine, sempre per stalking, condotta dalla squadra mobile di Perugia, per un perugino di 30 anni è stata disposta la misura coercitiva dell'allontanamento dai luoghi frequentati dalla sua ex fidanzata. In base dalla ricostruzione degli investigatori l'uomo, dopo la fine della relazione, si recava più volte di notte a suonare il campanello dell'abitazione dove l'ex fidanzata viveva con i genitori. Condividi