Oggi gli operai metalmeccanici scendono in piazza in cinque città del nostro Paese – Palermo, Firenze, Milano, Roma, Napoli – per ricordare agli industriali e al governo che i costi della crisi economica e finanziaria non la devono pagare i lavoratori.
Lo sciopero di oggi è mirato a difendere i diritti sociali conquistati dai lavoratori, anzi a estenderli, e a ottenere miglioramenti salariali e tutele che consentano di affrontare gli aspetti più nefasti della crisi, quelli che colpiscono i portafogli delle famiglie italiane.
La Fiom e i lavoratori chiedono che venga annullato l’accordo separato che gli industriali hanno siglato con Uilm e Fim, che snatura la validità del contratto nazionale di lavoro, chiedono di poter votare con referendum nei luoghi di lavoro i contenuti degli accordi, chiedono aumenti salariali adeguati e la detassazione degli aumenti previsti nel contratto nazionale, chiedono di estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le forme di lavoro.
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