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PERUGIA - “Le banche devono mostrare, nei fatti, un nuovo approccio nei confronti dei piccoli imprenditori i quali non hanno perso la voglia di investire sulla propria azienda e di reagire alla crisi. Ma questa loro propensione deve ora trovare un atteggiamento altrettanto coraggioso da parte degli istituti bancari”. È quanto afferma Stelvio Gauzzi, segretario di Confartigianato Imprese Perugia, che invita gli istituti di credito ad una “maggiore attenzione alle esigenze dell’economia reale, alle aspettative delle imprese e, in particolare, alle potenzialità dei giovani che vogliono fare impresa”. “È estremamente importante – aggiunge Gauzzi - che il sistema bancario recepisca il richiamo ad una comune responsabilità verso le imprese. Ognuno deve fare la propria parte: le imprese devono saper innovare e migliorare la propria competitività sui mercati, le banche devono saper investire con fiducia sulle capacità degli imprenditori e sui loro sforzi per cogliere i segnali della ripresa economica”. “Negli ultimi mesi – aggiunge Gauzzi - registriamo qualche passo in avanti: anche grazie al fattivo impegno di Confartigianato e delle altre confederazioni delle Mpi, le piccole imprese possono finalmente accedere al Fondo centrale di garanzia e, attraverso le intese siglate con i principali gruppi bancari, abbiamo concretizzato ed arricchito di contenuti l’accordo siglato con l’Abi e il ministero dell’Economia sulla moratoria dei debiti delle imprese. Tuttavia l’accesso al credito rimane difficile e permangono numerose criticità nei rapporti tra banche e imprese”. “Ora – conclude il segretario Gauzzi - serve uno scatto in più. Chi chiede finanziamenti per dare vita ad un’idea imprenditoriale, per investire, produrre e dare lavoro deve poter trovare allo sportello bancario la necessaria fiducia, risposte rapide e certe, non i rigidi parametri di Basilea 2”. Condividi