Concluso l'esame dei testimoni, sarà dedicata alle ulteriori richieste istruttorie che verranno presentate dalle parti l'udienza di domani del processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher davanti alla Corte d'assise di Perugia. Appuntamento al quale accusa e difese si preparano nel massimo riserbo. E' però scontato che i legali degli imputati chiedano una perizia super partes sulle tracce di Dna al centro dell'indagine.
Richieste che il collegio comincerà a esaminare domani dalle 15.30. Dalla decisione, che potrebbe arrivare sabato, dipenderanno poi i tempi per arrivare alla sentenza. Se infatti dovessero essere ammesse perizie o eventuali altre testimonianze il processo potrebbe allungarsi. In caso contrario, invece, entrerà nella fase finale con requisitorie e arringhe.
I difensori di Sollecito e della Knox hanno già annunciato l'intenzione di chiedere una perizia sulle tracce di Dna trovate sul gancetto di reggiseno della vittima, attribuite al giovane pugliese, e sulla lama del coltello considerato l'arma del delitto, riferite all'americana e a Mez. I legali hanno infatti contestato le modalità con le quali sono stati acquisiti i reperti e svolte le analisi, avanzando l'ipotesi di una contaminazione accidentale. Domani dovrebbero quindi formalizzare la richiesta di una superperizia, ma non è escluso che possano avanzare anche qualche richiesta a sorpresa.
Sembrano invece intenzionati a non formulare particolari richieste i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini i quali hanno parlato di ''solido quadro accusatorio'' emerso dall'esame dei testimoni. Sulla stessa linea gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, parte civile per la famiglia Kercher, i quali hanno evidenziato la ''qualità'' del lavoro svolto dagli investigatori.
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