Il picco di ore di CIGS autorizzate in Umbria dall’inizio dell’anno si è avuto nel mese di aprile con oltre 450.000 ore e, come per la CIO, il monte ore registrato ad agosto, oltre 360.000 ore, è il quarto dall’inizio dell’anno, piuttosto consistente date le caratteristiche del mese. L’incidenza delle ore di CIGS autorizzate in Umbria sul totale delle ore dell’Italia è dell’1,5%, superiore a quella delle ore di CIO che si attesta sull’1%. Se si prova a “trasformare” le ore autorizzate in “unità di lavoro equivalenti” si stima che complessivamente in Umbria il fenomeno della CIG ha interessato complessivamente circa 4.500 unità dall’inizio del 2009, di cui 1.850 attraverso la CIGS e più di 2.600 attraverso la CIO. Il numero dei lavoratori effettivamente toccati dalla CIG è probabilmente molto più alto perché questa stima suppone che si tratti di unità a tempo pieno e che gli stessi abbiano usufruito di questo strumento per tutti gli otto mesi presi in considerazione. Di contro, va anche tenuto presente che i dati sul “tiraggio” della CIG forniti dall’Inps per il periodo gennaio-luglio 2009 indicano che mediamente le ore effettivamente utilizzate dalle imprese rappresentano il 60,9% delle ore autorizzate. L’83% delle ore totali (CIO +CIGS) di cassa integrazione autorizzate in Umbria sono riferite al settore industria (88% in campo nazionale). In Umbria assommano a 4.988.517 con un aumento del 305,16% nei primi otto mesi 2009 sugli stessi del 2008 (4.262.256 a Perugia, +261,76% e 726.261 a Terni, +1269,48%). Il settore maggiormente colpito è la meccanica con valori percentuali quattro volte maggiori del resto del centro e doppi di quelli nazionali. Nel tessile abbigliamento si manifestano, a giudizio del servizio regionale, “piccoli segnali da non sottovalutare nella valutazione dello stato di salute di questi settori”, segnali rappresentati dal fatto che nel tessile nel 2008 non c’erano state richieste di CIGS (oggi sono 92mila ore, valore più alto dal 2005) e nell’abbigliamento le ore di CIGS sono il triplo del 2008. A giudizio del servizio regionale anche la metallurgia appare come settore da tenere sotto controllo poiché se il dato di 6mila ore di CIGS (le prime dal 2006) fosse mantenuto nei prossimi mesi, la crisi potrebbe assumere un carattere strutturale. Condividi