Cresce il volontariato in Umbria: al novembre 2008 erano 567 le associazioni funzionanti/ La relazione sulle attività svolte

PERUGIA – Il presidente della III Commissione consiliare del Consiglio regionale Enzo Ronca ha illustrato in aula, ai fini del solo esame, la relazione annuale svolta nel 2008 dalle organizzazioni iscritte nel Registro generale del volontariato e sullo stato dei rapporti tra il volontariato e gli Enti locali. La relazione rileva il tipo di rapporto che le organizzazioni iscritte hanno con i Comuni di appartenenza riguardo l’attivazione di convenzioni, contributi, concessioni di attrezzature, iscrizioni e cancellazioni effettuate a seguito della valutazione fatta dai Comuni nel 2008. Al riguardo si precisa che al 30 novembre 2008 le associazioni di volontariato che operano in Umbria sono in totale 567. Il numero delle iscrizioni si mantiene costante e sono state presentate 37 istanze di iscrizione tramutate in 26 iscrizioni effettive, 4 archiviazioni e 7 dinieghi (ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 15/’94”). Per quanto riguarda le attività che svolgono le associazioni iscritte, la realtà più attiva risulta quella che opera nel campo socio-sanitario, dove risultano costanti le prestazioni tradizionali del volontariato quali l’assistenza domiciliare, il trasporto dei malati, le donazioni di sangue e la promozione della cultura della donazione di organi. Numerose le organizzazioni di volontariato che cercano di realizzare e promuovere attività culturali, artistiche e ricreative, per evitare situazioni di disagio, isolamento ed emarginazione, specialmente per quanto riguarda le famiglie bisognose, bambini, ragazzi, anziani ed immigrati. Inoltre, negli ultimi anni desta particolare interesse lo sviluppo di organizzazioni che si occupano del recupero, della valorizzazione e della tutela del patrimonio culturale, artistico ed ambientale del territorio, oltre alle iniziative di protezione civile. La III Commissione consiliare, ha spiegato il presidente Ronca, ha preso atto della relazione senza formulare osservazioni, trasmettendola quindi direttamente al Consiglio regionale.