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Il nuovo arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, monsignor Gualtiero Bassetti, ha preso possesso canonico dell'archidiocesi ieri pomeriggio nel giorno della festa di San Francesco. Una ricorrenza scelta appositamente essendo un terziario francescano. E' il dodicesimo arcivescovo di Perugia da quando, nel 1882, la diocesi fu elevata ad arcidiocesi da papa Leone 13/o. Succede a mons. Giuseppe Chiaretti che ha guidato la Chiesa perugina per quasi 14 anni. Lo hanno accolto in clima di festa migliaia di persone e le massime autorità locali, tra le quali la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, ed il sindaco della città Wladimiro Boccali. Erano presenti anche un folto gruppo di sacerdoti e laici della sua ex diocesi di Arezzo arrivati con tre pullman. Con loro il sindaco della città toscana Giuseppe Fanfani. A salutarlo c'erano anche il cardinale Ennio Antonelli, ex arcivescovo di Perugia ed ora presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, e mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. Tra i vescovi presenti anche mons Mtega, della diocesi africana di Songea, in Tanzania. Il lungo cerimoniale del suo ingresso nella nuova diocesi è cominciato nel primo pomeriggio con il ''bacio della terra'' nella parrocchia di Montecorona. Qui è stato accolto, tra l'altro, dall'amministratore apostolico monsignor Giuseppe Chiaretti, suo predecessore. Poi, scortato da carabinieri e polizia stradale, il trasferimento verso Perugia con il primo incontro a Ponte San Giovanni con i giovani della diocesi. E' seguita poi la visita a Fontenuovo, la storica opera di carità della diocesi. Alle 17 il suo arrivo nel centro storico di Perugia dove, accompagnato dal sindaco della città, ha percorso a piedi Corso Vannucci fino a piazza IV Novembre, tra due ali di folla. Il piccolo corteo è stato aperto ed accompagnato dagli sbandieratori e musici di Città della Pieve. In piazza è avvenuto il suo incontro di saluto con le massime autorità civili, militari e del mondo della cultura del capoluogo umbro. Dopo lo scambio di saluti ufficiali pronunciati dai sindaci di Perugia ed Arezzo e dal nuovo vescovo si è vista avanzare tra la folla di corso Vannucci una locomotiva che trascinava un trenino con a bordo i bambini delle parrocchie della diocesi. Un momento di festa non previsto dal cerimoniale ufficiale sottolineato con entusiasmo da mons. Bassetti. E' seguito l'ingresso nella cattedrale di San Lorenzo e poi la solenne concelebrazione eucaristica da lui presieduta con i vescovi presenti e con circa 120 sacerdoti. IL SALUTO ALLA CITTA' Nel suo primo saluto alle autorità presenti dal palco di piazza 4 novembre il nuovo arcivescovo di Perugia, mons. Gualtiero Bassetti, ha voluto ricordare il maresciallo dei carabinieri Andrea Angelucci, ucciso da un auto ad un posto di blocco. ''Esprimo in questa circostanza - ha detto - tutta la mia partecipazione umana e cristiana alla famiglia del maresciallo dei carabinieri Andrea Angelucci, travolto da un'auto nel pieno adempimento del suo dovere. Esprimo la solidarietà di questa nostra Chiesa all'Arma dei carabinieri, sempre in prima linea, con le altre forze dell'ordine, per la tutela e la protezione dei cittadini''. Frasi accolte da un caloroso applauso dei presenti. ''Nei rapporti con tutte le istituzioni, e particolarmente con il Comune ha detto rivolgendosi al sindaco – è mio vivo desiderio proseguire l'esperienza di quel dialogo cordiale e attento che il mio predecessore, monsignor Chiaretti, ha saputo condurre con tutte le numerose e articolate componenti della città. In questi anni - ha proseguito - non sono mancate iniziative comuni di incontro e di dialogo, specie sui versanti artistico, storico e culturale, tra la componente laica e quella religiosa, volte a rianimare quel clima di intesa che ha avuto il suo momento aureo fra il XIII e il XV secolo, quando questa splendida Fontana, con la disposizione dei suoi assi maggiori, indicava l'orientamento dell'armonia. In questi anni - ha detto ancora mons. Bassetti - vi e' stata ampia e fattiva collaborazione con le istituzioni pubbliche, comprese quelle dell'antica e prestigiosa Università, nonché con i numerosi enti, istituzioni e associazioni che innervano, rendendo ricca e feconda, la trama della nostra società perugina''. Ha poi ricordato ''il costruttivo rapporto che la città e la nostra Caritas hanno saputo intessere nel comune impegno per l' accoglienza degli immigrati e delle persone in difficoltà''ed ha sottolineato il ruolo degli oratori parrocchiali poiché - ha detto - ''le principali battaglie del nostro tempo dovranno essere affrontate a partire da un rinnovato sforzo educativo verso le nuove generazioni''. Le ''numerose manifestazioni giovanili'' che animano la vita perugina ''offrono - ha detto il vescovo - la straordinaria occasione di poter avvicinare migliaia di giovani e intraprendere con loro un cammino che li accompagni nella ricerca del senso dell'esistenza, offrendo modelli e testimonianze di vita ispirati alla speranza, alla gioia, alla bellezza''. Mons. Bassetti ha detto anche di condividere le affermazioni del sindaco di Perugia ''che la tenuta della famiglia è oggi il migliore antidoto per la difesa dal degrado che minaccia la società moderna. Mi auguro - ha osservato - che da parte di tutti gli organismi di governo della regione, della provincia e della città, nel pieno esercizio delle competenze loro assegnate, sia promosso ogni impegno per favorire e difendere il bene della famiglia. Su questo terreno essi troveranno sostegno e collaborazione da parte della nostra comunità ecclesiale''. Condividi