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GUALDO TADINO - Si è tenuto presso il Centro Salute di Gualdo Tadino il primo dei dieci incontri organizzati dalla Asl n.1 e dall’A.M.A. Umbria, Associazione Malati di Alzheimer, in merito alla assistenza del malato colpito dal morbo. Presenti alla serata iniziale dei lavori Silvia Minelli, assessore alle politiche sociali del Comune di Gualdo Tadino, Paola Biraschi, direttore del Distretto Alto Chiascio e Goretta Morini, presidente A.M.A. Umbria, oltre al relatore, il neurologo Alberto Trequattrini. L’incontro è stato molto partecipato, non solamente da parte degli operatori del settore, ma anche da tutti coloro che hanno un familiare affetto dal morbo, da badanti e assistenti. Segno, questo, dell’importanza della tematica trattata, come ribadito anche nel suo intervento dall’assessore Minelli, che ha portato anche il saluto del sindaco Roberto Morroni, il quale prenderà parte ad uno dei prossimi incontri in calendario. “Sono oltre duecento le persone affette da Alzheimer nel solo territorio di Gualdo – ha affermato l’assessore – alcune delle quali trovano sostegno ed aiuto presso il centro diurno dell’Easp. La nostra disponibilità, come amministrazione comunale, è quella di collaborare fattivamente alla sensibilizzazione sociale attorno ad una problematica così importante per la nostra zona.” Il primo incontro ha avuto un tema prettamente scientifico legato alla spiegazione della malattia sotto il profilo medico e sanitario. “Conoscere l’Alzheimer – ha sostenuto il neurologo Trequattrini – è il mezzo più importante che abbiamo oggi per intervenire sul paziente in modo tempestivo. Lo stesso vale per la somministrazione dei farmaci in modo precoce, che permettono alle cellule di resistere alla rapida degenerazione. Vi sono tante tipologie di test che consentono di diagnosticare nel paziente la demenza. Dalla diagnosi alla parte terminale della malattia intercorre poi un lasso di tempo di circa dieci anni. Possiamo fare molto per migliorare la qualità della vita del malato di Alzheimer e dei familiari che lo assistono.” Da circa un anno è stato attivato ad Umbertide un progetto sperimentale di laboratorio di stimolazione cognitiva, nato con il preciso intento di aiutare il paziente a rallentare l’evoluzione della malattia. Entro novembre, ha comunicato la presidente dell’associazione Goretta Morini, partirà un percorso simile anche a Città di Castello e a Perugia, con la speranza che possa essere proposto anche a Gualdo Tadino. Il secondo incontro è previsto per venerdì prossimo 9 ottobre sempre alle 20,30 presso il Centro Salute di Gualdo Tadino, Palazzina Rosa dell’ex Ospedale Calai. Tema della serata “La malattia di Alzheimer: patologie concomitanti. Igiene ed alimentazione.” Relatore la geriatra Claudia Benedetti. Condividi