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SPELLO - Una folla commossa ha gremito questo pomeriggio la chiesa di S. Maria Maggiore, partecipando commossa ai Andrea Angelucci, il militare travolto, a un posto di blocco, da un'auto in fuga. Altre migliaia di persone, che non hanno trovato posto all'interno, hanno seguito da fuori lo svolgersi del rito funebre. Quando alle 15,30 la bara ha fatto il suo ingresso in chiesa, dalla folla si è levato spontaneo un lungo applauso che ha spezzato l'assorto silenzio che aveva sino a quel momento regnato all'interno dell'edificio. Il feretro, avvolto nella bandiera tricolore, era scortato dai colleghi di Andrea che avevano partecipato anche loro alla cerimonia degli onori militari che gli erano stati tributati poco prima. Seguivano la bara, circondati dagli amici più cari dello scomparso, i familiari di Andrea Angelucci. La madre, il padre, il fratello, la compagna con cui da tempo conviveva, attorno ai quali la folla si è stretta commossa e riverente. Molti i militari che hanno preso parte alla cerimonia, in rappresentanza delle diverse forze armate dello stato, ed assieme a loro anche tanti rappresentanti delle istituzioni accorsi a rendere l'ultimo omaggio al giovane rimasto vittima del suo dovere. Fra queste è stata notata la presenza della presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti e del comandante generale dell’Arma Leonardo Gallitelli. Con loro il Prefetto e il Questore di Perugia e i sindaci di Spello e di Foligno. La liturgia è stata solennemente ufficiata dal vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi, che nel corso dell'omelia ha sottolineato come questo delitto abbia "spezzato una giovane vita, annientato un’intera famiglia, sconvolto una comunità pacifica e laboriosa, ha mutilato l’Arma dei Carabinieri di un uomo fedele”. “Solo la fede – ha detto il vescovo rivolgendosi a aprenti e amici – ha il potere di tergere il dolore per questa assurda morte”. Poi ha così concluso rivolgendosi direttamente allo scomparso: "Grazie per averci custodito, facendoci scudo con la tua vita. Meriti l'abbraccio di Dio, ma anche l'applauso della comunita". Prima della benedizione della salma è stata letta la preghiera del carabiniere ed è stato suonato il silenzio. Poi il suono delle campane ed ancora un lungo e commosso applauso di commiato. Condividi