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Marco De Arcangelis  Responsabile Formazione Cgil Terni TERNI - Guglielmo Epifani e Tullio De Mauro a Roma, lo scorso 25 settembre hanno lanciato un appello per invitare a sottoscrivere la proposta di legge d’iniziativa popolare per il diritto all’apprendimento permanente' promossa da CGIL, FLC, SPI e AUSER. Dopo i primi firmatari, diverse le personalità del mondo della cultura e della politica italiana che hanno posto il proprio nome in calce al testo che sarà sottoposto al vaglio del parlamento. Hanno sottoscritto la legge: Corrado Augias, Giovanni Berlinguer, Luigi Berlinguer, Sergio Chiamparino, Don Luigi Ciotti, Concita De Gregorio, Franco Fabboni, Lisa Ginzburg, Ugo Gregoretti, Margherita Hack, Carlo Lizzani, Gianni Minà, Diego Novelli, Gigi Proietti, Marinella Sclavi, Clara Sereni, Benedetto Vertecchi. Anche a Terni la raccolta di firme è partita e sono già oltre 600 le persone che hanno aderito all’iniziativa. Ci aspettiamo il sostegno delle istituzioni e delle personalità politiche e culturali del territorio, senza distinzione alcuna. Questa proposta di legge, si inserisce in un obiettivo d’innalzamento culturale e professionale che è di tutta l’Europa, fissato a Lisbona nel 2000 e che dovrebbe essere raggiunto nel 2010. Serve a dotare il vecchio continente della più  efficace arma per la competizione economica e sociale, la qualità  delle risorse umane, per reggere il confronto con le grandi potenze economiche che rischiano di schiacciarci (Asia America) e che non batteremo mai sul terreno del basso costo del lavoro. Purtroppo l’obiettivo, fissato a Lisbona di includere il 12,5 % della popolazione attiva nella formazione è stato mancato, infatti, la media europea si attesta solo al 9,6% mentre quella italiana addirittura al 6,1%. Occorrerebbe includere otto milioni di persone in Europa di cui due milioni in Italia e otto mila in provincia di Terni, peggio di noi solo Portogallo e Grecia. Per capire meglio la situazione basta fare un esempio, magari calandolo proprio sulla provincia di Terni, la popolazione adulta è di 128.000, tra uomini e donne, sono in formazione appena 7827, in un contesto diverso come in Svezia, con la stessa popolazione adulta, sarebbero in formazione grazie al loro sistema formativo, 43.000 persone. Per questo è importante promuovere una legge sulla formazione permanente, che garantisca il diritto al sapere delle persone e che innalzi la capacità  competitiva del paese. Presso le sedi della Cgil è possibile avere informazioni e aderire alla campagna per dotare il paese di uno strumento che dovrebbe essere patrimonio di tutti senza distinzione.  Condividi