Ammonta a circa 95 milioni 568mila euro l’obiettivo complessivo di spesa individuato dalle Linee di indirizzo attuative del Piano regionale integrato per la non autosufficienza PRINA (2009-2011) predisposto dalla Regione Umbria. La programmazione, passato al vaglio della Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali e abitative Damiano Stufara, d’intesa con l’assessore regionale alla sanità, Maurizio Rosi, è prevista dalla legge regionale del 4 giugno 2008, “Istituzione del fondo per la non autosufficienza e modalità di accesso alle prestazioni”. Sulla scia dell’apertura programmatica e finanziaria del Governo Prodi, proprio a partire dal 2008 la Regione Umbria ha avviato una politica di settore per la non autosufficienza destinando quote aggiuntive del proprio bilancio generale e finalizzando altresì quote significative del Fondo Sanitario Regionale a questa politica. “Il problema – hanno spiegato gli assessori Rosi e Stufara - è che con il governo Berlusconi il trend finanziario del Fondo Nazionale sulla Non Autosufficienza si è interrotto perché garantito fino all’esercizio 2009 ed oggi è in discussione un suo rifinanziamento sulla scorta delle proteste delle Regioni per il fatto che il Fonfo stesso per i prossimi anni è stato azzerato. Di conseguenza, la quota di risorse regionali aggiuntiva diventa l’unica certezza finanziaria e sarà stanziata a livello pluriennale, volendo comunque l’Umbria supportare una politica di grande rilievo sociale. In questo contesto – hanno aggiunto - emerge comunque, in relazione alla natura aggiuntiva delle risorse citate, l’esigenza di assicurare nel periodo 2009-2011 quantità delle stesse il più possibile omogenee, così da garantire la continuità e la stabilità degli interventi finanziati”. Con le Linee guida in questione si chiudono gli adempimenti attuativi e regolamentari della legge regionale, consentendo pertanto alle aziende sanitarie e ai Comuni la predisposizione della programmazione attuativa. Stufara e Rosi hanno evidenziato che in questo contesto avranno un ruolo importante le Aziende sanitarie e gli Ambiti sociali che dovranno puntare alla razionalizzazione delle spese. Condividi