Si sono incontrati stamani, presso la sede dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria, l’Amministratore unico Prof. Maurizio Oliviero e le segreterie regionali di CGIL FP; CISL FP; UIL FPL per esaminare la situazione degli interventi per il diritto allo studio a seguito della grave incertezza sui trasferimenti dal Ministero (MIUR) e dalla Regione e degli effetti sulla situazione degli organici del personale, a seguito del ritardo nella definizione dell’autonomia dell’Ente.
Nell'occasione si è preso atto della drammatica situazione economico-finanziaria, che - è detto in un comunicato - "potrebbe costringere l’Ente, in un immediato futuro, a non potere più erogare le borse di studio e i relativi servizi di ristorazione ed abitativo".
A tutto ciò va aggiunta la difficile situazione del personale che evidenzia una grave carenza dei livelli occupazionali ed un mancato riconoscimento delle professionalità.
Fra le parti è stata perciò concordata una comune azione di sollecitazione, nell’ambito delle rispettive competenze del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Giunta regionale, al fine di ripristinare, in modo concreto, le procedure e gli adempimenti immediati atti a garantire la continuità dell’erogazione delle borse di studio al cento per cento degli idonei, così come sancito dai pubblici impegni del Ministro Gelmini e quelli assunti nel DAP regionale.
Nel comunicato si sostiene anche l’esigenza di garantire la generalità degli attuali interventi e servizi per diritto allo studio, secondo i già raggiunti e riconosciuti standards qualitativi ed il fatto che i dipendenti dell’Agenzia hanno garantito, in questi anni, con professionalità, competenza e spirito di servizio, spesso anche in situazioni difficili, le prestazioni e le erogazioni rivolte alla generalità degli studenti universitari.
Da qui il comune impegno ad attivare, nelle sedi politico-istituzionali, tutte le azioni ritenute idonee a garantire i diritti degli studenti universitari, l’autonomia organizzativa e finanziaria dell’Agenzia e il riconoscimento dei livelli occupazionali e la conseguente professionalità del personale. Per ottenere ciò si ipotizza, in mancanza di risposte concrete, la mobilitazione sia degli studenti che del personale dell’Agenzia.
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