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CITTA' DI CASTELLO - Nessun rischio di presenza di criminalità organizzata nel territorio di Città di Castello,  un livello di sicurezza accettabile e senza particolari emergenze, anche se non si può più certo parlare di “isola felice”,  reati in diminuzione come in tutta la provincia di Perugia, e una attenzione particolare delle Forze dell’Ordine per contrastare i reati contro il patrimonio, con la messa a punto di nuove strategie. Ad esempio il Carabinieri stanno programmando l’utilizzo di uomini a piedi che girino per vie e piazze, anche per favorire il contatto con la gente. E’ questo il quadro emerso nel corso dell’incontro – promosso dalla Confcommercio dell’Umbria in collaborazione con la Confcommercio dell’Alto Tevere, nell’ambito del “Progetto sicurezza per le imprese” -  che il 30 settembre, presso la Sala del Consiglio Comunale, ha visto confrontarsi sul tema della legalità rappresentanti delle Forze dell’Ordine, dell’amministrazione comunale e gli imprenditori del terziario. Per i Carabinieri erano presenti il Comandante provinciale Colonnello Carlo Corbinelli, il Comandante della Compagnia di Città di Castello Tenente Alfredo Cangiano, il Comandante della Stazione di Città di Castello Maresciallo Fabrizio Capalti; per la Polizia il Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Perugia dottor  Andrea Pietroiusti e il dirigente del Commissariato di Città di Castello Vice Questore aggiunto Alessandro Belsito; l’amministrazione comunale era rappresentata dall’assessore alle Attività Produttive Riccardo Celestini. Ad introdurre la serata il presidente della Confcommercio di Città di Castello Mauro Smacchia, che ha sottolineato la finalità del Progetto sicurezza: stabilire un  rapporto sempre più stretto tra Forze dell’Ordine e operatori economici,  vere e proprie sentinelle sul territorio, e per la loro collocazione oggetti a molti rischi. Rischi per prevenire e gestire i quali senza danno per la propria persona sono stati forniti dai rappresentanti di Polizia e Carabinieri numerosi suggerimenti nel corso dell’incontro: dall’importanza dei sistemi di video sorveglianza, purché di buona qualità, collocati in posizione strategica all’interno del proprio esercizio e meglio se collegati alle centrali di Polizia e Carabinieri, alla possibilità di trattenere un ladro colto sul fatto all’interno di una oreficeria approfittando della chiusura comandata dal titolare, fino all’arrivo di Carabinieri o Polizia; dall’attenzione massima a qualunque particolare possa aiutare ad identificare il malvivente,  in primo luogo targa o modelli dei veicoli usati, alla  necessità di segnalare qualunque situazione o persona sospetta e di denunciare qualunque reato subito, per contribuire ad assicurare il colpevole alla giustizia e quindi evitare che colpisca nuovamente. Tutti gli intervenuti hanno fortemente insistito su un concetto chiave: quello della  collaborazione e del contatto tra  Polizia e Carabinieri da una parte e  imprenditori dall’altra. “I commercianti – ha sottolineato il Colonnello Corbinelli –  rappresentano un osservatorio privilegiato perché, essendo a contatto con il pubblico, notano più cose di un normale cittadino. I Carabinieri – ha aggiunto – hanno come elemento caratterizzante della loro missione proprio quella di avere rapporti il più possibile stretti con loro, di rappresentare un loro punto di riferimento. La diminuzione dei reati peraltro ci conforta nella scelta fatta di mettere più uomini possibile sulla strada”. I Carabinieri – pur a fronte di un territorio molto vasto – operano con 7 stazioni complessivamente, e almeno 2 pattuglie, ma spesso anche 3 o 4,  sono operative notte e giorno. “Per migliorare l’efficacia del lavoro di prevenzione e repressione e far sì che questo territorio rimanga comunque ad un livello di sicurezza sicuramente accettabile  – ha aggiunto il Dirigente dell’Anticrimine Pietroiusti – il contributo della gente è fondamentale”. Dagli imprenditori sono venute anche numerose richieste di interventi specifici – ad esempio il passaggio di una pattuglia nell’orario di chiusura dei negozi, il più pericoloso specie d’inverno, lungo il Corso e Via Gramsci – e diverse segnalazioni di aree che, per il loro degrado, rappresentano un contesto ideale per piccoli criminali e sbandati, come il parcheggio di Piazzale Ferri. L’assessore Celestini – pur ammettendo che il problema esiste – ha evidenziato come l’amministrazione abbia già attuato alcuni primi interventi e che in generale considera come prioritario l’obiettivo di migliorare la città, incrementando ad esempio l’illuminazione, rendendola più accogliente, riportando residenti in centro. In questo senso ha ricordato l’importanza del Progetto Quartiere 2, del Puc e informato che il Comune ha concorso ad un  progetto del ministero dell’Interno per il potenziamento della video sorveglianza pubblica.  Condividi