di
Anna Maria Bruni
Positivo il risultato della tornata elettorale di molte aziende metalmeccaniche ternane, a partire dal gruppo Ast ThyssenKrupp. Questo è il bilancio del segretario generale della Fiom Cgil di Terni Attilio Romanelli, a ‘urne chiuse’.
Il quadro complessivo dei dati raccolti nelle ultime due settimane lo conferma. Grande il consenso alla Garafoli, alla Imec, alla Tecniref e alla Società delle Fucine. Qui “siamo maggioranza assoluta e continuiamo a crescere, segno di un radicamento anche tra le nuove generazioni”, dice Romanelli. A questi vanno poi aggiunti i risultati del Tubificio, dove la Fiom tiene, confermando la forza dell’organizzazione.
Indicativo, in questo contesto, il risultato registrato nel gruppo Tk-Ast, che va attentamente considerato. Qui la Fiom si conferma, a dispetto di come questa votazione è stata presentata dai media regionali, primo sindacato con 811 voti. Per tutto il gruppo Ast le tute blu della Cgil crescono fra i quadri in maniera netta rispetto agli iscritti e inoltre va sottolineato il risultato storico fra gli impiegati, dove la Fiom diventa primo sindacato con 142 voti (anche qui molti più degli iscritti) mentre tra gli operai sono 513 le preferenze, ancora una volta un numero superiore rispetto agli iscritti votanti. Dunque è vero che non è il primo sindacato tra gli operai, ma di 5 voti, mentre il risultato complessivo del gruppo non lascia dubbi. E in ogni caso va tenuto conto del diverso quadro occupazionale che l’azienda oggi presenta.
Un altro aspetto che Romanelli tiene a sottolineare è il risultato molto positivo riportato tra i delegati giovani, se non giovanissimi, in certi casi anche alla prima esperienza sindacale. E' il caso di Andrea Giustinelli, impiegato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze (73) e di Cladio Cipolla, coordinatore uscente per la Fiom e riconfermato con il miglior risultato in assoluto tra gli operai (113 voti).
“A fronte di un esito complessivo come questo, ci ritroviamo soltanto 8 seggi attribuiti, un numero non del tutto sufficiente, a nostro avviso, ad esprimere appieno la nostra reale rappresentatività”, conclude il numero uno della Fiom di Terni. Va detto però che rimane ancora aperto il ricorso avanzato proprio dalla Fiom per la rilettura delle schede, in particolare sui voti attribuiti in prima lettura. Della questione, dopo il rifiuto opposto dalla commissione aziendale, è stata investita ora la commissione territoriale di garanzia che dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni. Nel caso la Fiom dimostri di aver ragione, guadagnerebbe un altro seggio, arrivando così a 9.
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