Il tribunale di Terni ha assolto oggi dall'accusa di tentativo di omicidio Luigi Carrino, il ferroviere ternano che era accusato dell'aggressione subita dalla moglie Paola Persichetti la mattina del 17 ottobre 2006. La donna era stata colpita con un oggetto contundente, mai ritrovato, nell'atrio del garage della sua abitazione in via del Rivo, mentre si stava recando al lavoro. Aveva riportato numerose ferite alle spalle al collo al volto e al cranio, rimanendo quindi ricoverata per diversi giorni nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Terni. La Persichetti, che vive tuttora con il marito, nella prima udienza del processo, il 4 marzo scorso, aveva riferito di non ricordare nulla dell'aggressione a causa del trauma riportato. Secondo il pm Elisabetta Massini, il marito l'avrebbe aggredita in un gesto d'impeto scatenato da motivi sentimentali. Il magistrato aveva quindi chiesto al tribunale una condanna a cinque anni di reclusione per Carrino. I giudici hanno invece accolto la tesi della difesa sostenuta dall'avvocato Renato Chiaranti secondo il quale non c'erano abbastanza elementi probatori per condannare l'imputato. Il tribunale ha così assolto Carrino per non aver commesso il fatto. Condividi