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di Daniele Bovi Il Comune di Perugia commina alla Gesenu (ossia la società, partecipata al 45% dal Comune, che gestisce i rifiuti) una penale da 516 euro e 46 centesimi perché alcuni cassonetti del capoluogo (quelli di via Settevalli e di alcune vie limitrofe) non erano puliti, presentavano problemi di apertura e ad alcuni mancava il coperchio. Il tutto è stabilito nella determinazione dirigenziale del Comune 4919 del 18 settembre scorso. Il 30 luglio scorso infatti gli uffici ambientali del Comune comunicano alla Gesenu le irregolarità sopra elencate riscontrate pochi giorni prima. Segue richiesta di chiarimenti, alla quale la società risponde dicendo di "aver provveduto ad eseguire il ritiro dei rifiuti ingombranti, non fornendo alcun chiarimento in merito al mancato lavaggio dei cassonetti". La palla torna così al Comune, che si limita a confermare le irregolarità commesse e a comminare quindi la penale pari a un milione (di lire). La Convezione tra il Comune e la società infatti prevede che "qualora dai controlli risulti che la Società non provvede alla regolare esecuzione dei vari servizi ed obblighi [...] le verrà inflitto, a titolo di penale, per ogni infrazione il pagamento di una somma pari ad un milione di lire". Nelle prossime settimane inoltre le commissioni comunali e il Consiglio saranno chiamate a discutere della ricapitalizzazione di questa importante partecipata. Umbrialeft ha illustrato tutti i dettagli del progetto nei giorni scorsi. Per leggere clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/23778 Condividi