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di Andrea Migliorini La Blu Express Tennis Cup, torneo dotato di un montepremi di 50.000 $ (42.500 €) più l’ospitalità garantita a giocatori ed addetti ai lavori dalle strutture alberghiere Hotel Europalace e Hotel Villa Luisa, ha visto la partecipazione di tennisti professionisti provenienti da ben 28 nazioni: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cile, Cipro, Croazia, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Italia, Messico, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Serbia, Sudafrica, Svizzera, Ucraina, Ungheria, Usa. Un torneo, tra i primi sei in Italia compreso il Master di Roma, cresciuto in maniera esponenziale sia dal punto di vista tecnico, sia organizzativo. Basti pensare che il main draw (tabellone principale) quest’anno è stato chiuso dal tennista numero 250 del mondo, con 11 giocatori classificati tra le prime 200 posizioni del ranking Atp. Il vincitore, il tedesco Simon Greul numero 68 del ranking ATP, la settimana successiva ha conquistato la semifinale del torneo ATP 250 di Bucarest dotato di un montepremi di 450.000 $, mentre l’altro finalista, il rumeno Adrian Ungur, ha trionfato nel challenger di Palermo ed il “nostro” Paolo Lorenzi, eliminato a Todi nei quarti, si è aggiudicato il challenger di Lubiana. Risultati che testimoniano il livello altissimo del tennis sul “rosso” di Todi. Senza dimenticare che agli Internazionali dell’Umbria hanno partecipato, quest’anno, tre talenti emergenti del panorama mondiale: innanzitutto il bulgaro Grigor Dimitrov, classe 1991, vincitore a livello juniores di Wimbledon e degli US Open e considerato da tutti l’erede naturale di Roger Federer anche perché è allenato da Peter Lundgren lo stesso coach che ha portato Federer a conquistare la vetta del tennis internazionale; poi il russo Andrey Kuznetsov, anche egli del 1991 e fresco vincitore di Wimbledon juniores; infine il belga David Goffin, classe 1990 ed autentica rivelazione del torneo di Todi in cui ha raggiunto la semifinale perdendo per mano del vincitore Greul. L’organizzazione del Challenger è curata direttamente dal Tennis Club Todi 1971, presieduto da Marcello Marchesini, con la prestigiosa e preziosa collaborazione del manager di fama mondiale Cino Marchese. Direttore tecnico è l’icona del tennis umbro Francesco Cancellotti. Lo staff degli Internazionali di Tennis dell’Umbria è composto da oltre 100 persone: 33 raccattapalle, 25 giudici di linea (di cui 20 di fuori regione), 25 addetti al controllo e manutenzione campi, 2 addetti all’ufficio stampa, 7 addetti al bar e ristorante, 3 addetti alla trasportation, 2 addetti alla segreteria, 4 addetti alla gestione della comunicazione on-line. Come i migliori tornei del mondo anche la Blu Express Tennis Cup di Todi dispone di un servizio on-line all’avanguardia. Il nuovo sito www.atptodi.com, che ha fatto registrare circa 700.000 contatti durante il Challenger, ha offerto una vasta gamma di opzioni per rendere ancora più semplice, veloce e dettagliata l’informazione riguardante ogni aspetto della manifestazione sportiva. Il Live Score ha permesso di avere i punteggi degli incontri aggiornati in tempo reale, mentre grazie al servizio Live Tv è stato possibile vedere in diretta, comodamente dal proprio computer, i match disputati sul campo centrale. In più fotogallery, video, schede dei giocatori e molto altro ancora. Insomma il quadro completo della rassegna tennistica umbra. Il Challenger è stato seguito televisivamente da Sky Sport e da Tef Channel. Un altro aspetto da sottolineare è rappresentato dalle iniziative di solidarietà legate al torneo. La giornata del 13 settembre è stata caratterizzata dall’evento in ricordo di Federico Luzzi, campione prematuramente scomparso nell’ottobre dello scorso anno, Anche il simbolo indiscusso del tennis nazionale Nicola Pietrangeli era a Todi per un omaggio allo sfortunato ragazzo, così come l’ex organizzatore degli Internazionali di Roma Cino Marchese, il giornalista di Sky Stefano Meloccaro, il direttore del torneo Francesco Cancellotti ed il Sindaco di Todi Antonino Ruggiano. Durante il Challenger sono stati venduti i tagliandi per una lotteria. La FEDE LUX “Insieme per Federico Luzzi”, associazione fondata ad Arezzo dai genitori e dalla sorella di Federico, ha donato il ricavato all’AIL per la ricerca contro le leucemie. In più ha avuto luogo un’altra lotteria di beneficenza per l’Unicef, da tre anni partner degli Internazionali dell’Umbria Todi ed il Turismo Sportivo Gli Internazionali di Tennis dell’Umbria appena terminati, gli Stage di Tennis di Corrado Barazzutti, i Camp di Basket di Valerio Bianchini. Eventi e nomi prestigiosi per una variegata offerta che permette a Todi di essere oggi una realtà di primissimo piano nel settore del turismo sportivo. La città umbra conosciuta in Italia e nel mondo per le bellezze artistico-paesaggistiche si arricchisce di un’ulteriore attrattiva e si propone come modello di destinazione turistica in cui arte e sport si integrano in modo esemplare. Il turismo sportivo, in constante sviluppo, è oggi una vera e propria risorsa per il marketing e rappresenta un efficace veicolo di promozione del territorio. Un circolo virtuoso che crea occupazione, ricchezza e riqualificazione di luoghi e strutture con un conseguente beneficio per l’intera collettività. Valorizzare attività di turismo sportivo, quindi, permette di: estendere la stagione turistica tradizionale; attrarre nuovi flussi di visitatori; creare o consolidare un’immagine favorevole per una data destinazione. Lo sport non è più solo un accessorio ma, spesso, diviene l’obbiettivo stesso del turismo, in una concezione che va oltre le tradizionali settimane bianche o gli sport nautici. Un’indagine condotta nel 2007 dall’Osservatorio Econstat evidenzia il valore rappresentato dai viaggi dedicati allo sport, sia per praticare (73% dei casi), sia per assistere ad eventi (16%) o anche per accompagnare familiari impegnati attivamente (11%). Tale mercato genera annualmente 10,7 milioni di viaggi l’anno e comporta soggiorni per 60 milioni di notti (circa il 10% del volume totale del settore turistico). In Italia, una persona su 4 sceglie la meta delle proprie vacanze in virtù dell’offerta sportiva. Una forma di turismo che unisce la valenza del viaggio inteso come occasione di conoscenza ad una visione “alta” dello sport concepito come opportunità di scambio culturale. E’ per questa serie di motivi che il progetto di Todi può rappresentare un autentico volano per il turismo del “Cuore Verde d’Italia”. Per ogni informazione sul torneo consultare www.atptodi.com o www.tennisclubtodi1971.com Condividi