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PERUGIA – Una giornata per ricordare e per riflettere sul fenomeno delle schiavitù. Questo il filo conduttore della tavola rotonda che si è tenuta nella sala Goldoni di palazzo Gallenga ieri, venerdì 25 settembre, promossa dall’associazione Umbria-Africa in collaborazione con l’Università per Stranieri di Perugia e con il patrocinio di “Liberal idee magazine”, presente all’appuntamento con il suo editore, Ada Girolamini. Un excursus storico per ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato la storia delle popolazioni africane, concentrando l’attenzione su uno dei capitoli più terribili della storia umana, quello della tratta dei neri africani, e da lì ripartire per analizzare il presente e costruire il futuro. Ma anche un momento di incontro tra due comunità, quella africana e quella perugina, legate da un forte rapporto di amicizia e di rispetto, testimoniato anche dai riconoscimenti che Paul Dongmeza, presidente di “Umbria-Africa”, ha voluto conferire ai rappresentanti accademici, istituzionali, ma anche a chi, come Ada Girolamini, ha da sempre dimostrato la sua vicinanza agli obiettivi portati avanti dall’associazione e che è stata, quindi, investita della nomina di presidente onorario. “Sono molto onorata – ha dichiarato Ada Girloamini – di questo riconoscimento, che rappresenta per me, da oggi, un impegno in più rispetto a quanto fatto fino ad ora”. “Attraverso ‘Liberal idee magazine’ – ha proseguito Girolamini – pubblicheremo quanto emerso nell’incontro di oggi, ma cercheremo di portare alla luce anche esperienze di integrazione e convivenza forti e positive”. “È necessario – ha concluso Ada Girolamini – vincere la schiavitù culturale ed economica attraverso un percorso di cambiamento che investe anche l’università, e che vede protagonista una realtà multietnica come quella che caratterizza Perugia”. “Con oggi – ha spiegato Stefania Giannini, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia – ha inizio un percorso di collaborazione che ci si augura possa esser sempre più stretta tra la nostra università e l’associazione ‘Umbria-Africa’, e credo che questo sia in piena sintonia con la funzione storica che la nostra università persegue da ormai trent’anni”. “In concreto significa partire da questa giornata a costruire e progettare un vero centro culturale che ci auguriamo di poter inaugurare l’anno prossimo in concomitanza con un anniversario importante, il cinquantenario della liberazione di molti dei Paesi del continente africano”. Una giornata di incontro e di confronto che ha visto protagonisti, oltre ad un numero rilevante di rappresentanti politici africani, anche le istituzioni locali, con la partecipazione del presidente del Consiglio regionale, Fabrizio Bracco. “Si tratta – ha sottolineato il presidente Bracco – di un incontro di carattere storico, attraverso cui ripercorrere la parte probabilmente peggiore della nostra storia, ma che rappresenta anche un importante momento di impegno civile, culturale e morale”. “Attraverso questa giornata – ha concluso il presidente Bracco - si è cercato di porre le basi per la costruzione di una società migliore, che vede in primo piano anche il contributo delle istituzioni locali”. Condividi