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PERUGIA - Nella notte tra il 5 e il 6 novembre 2007, quando Raffaele Sollecito e Amanda Knox furono arrestati, il pc del giovane si collego' con il sito Ansa. Furono consultate le notizie sull'omicidio di Meredith. Lo ha sostenuto davanti alla Corte d'assise di Perugia Antonio D'Ambrosio, consulente informatico della difesa di Sollecito. Il quale ha spiegato che risulterebbe interazione umana dalle 22.22 del 5 novembre alle 9.24 del giorno dopo. "Nessuna ipotesi su chi possa essere stato ad interagire sul pc" da parte di uno dei legali di Sollecito, l'avvocato Luca Mauri, che ha ricordato come Raffaele Sollecito quella notte, a partire dalle 21:40 si trovava in questura da dove non e' mai uscito se non per andare in carcere il mattino successivo". Secondo la difesa di Sollecito questa interazione, avvenuta sul pc di Sollecito, potrebbe aver portato alla cancellazione di dati precedenti che confermerebbero l'innocenza dello studente di Giovinazzo che ha sempre sostenuto che mentre veniva uccisa la ragazza inglese lui stava lavorando su quel computer. Una tesi, questa, che è stata vivacemente contestata dalla parte civile. Condividi