PERUGIA - “La pesantezza della crisi economica umbra ci impone di passare ai fatti, abbandonando l’esercizio delle buone intenzioni. Oggi, a tutte le parti interessate, viene chiesto il coraggio di fare delle scelte e proprio per questo propone di aprire il più velocemente possibile un ‘tavolo di confronto’ tra istituzioni, imprese, sindacati, lavoratori, al fine di individuare strategie adeguate per affrontare le numerose incognite che rischiano di mettere sul lastrico famiglie, imprese ed operatori”. Così il consigliere regionale Giancarlo Cintioli (PD) che spiega come i numeri della crisi umbra, forniti dalla Cgil, evidenziano “profonde difficoltà socio-economiche: una crisi diffusa nel territorio che vede nella Merloni di Nocera Umbra e nella Minerva spa di Spoleto, un tempo grandi risorse per la realtà regionale, gli esempi più eclatanti di aziende in crisi le cui ripercussioni hanno anche una drammatica dimensione sociale”.
Cintioli dice che i problemi di fondo che serpeggiano da tempo nei territori di Foligno, Spoleto e della Valnerina sono i posti di lavoro a rischio, cassa integrazione, precariato, disoccupazione giovanile, carenza di infrastrutture, “e ora – spiega - in un momento di crisi globale, si stanno evidenziando sempre più minacciando di colpire in maniera irreversibile le tantissime piccole e piccolissime imprese.
Per l’esponente del PD è necessario trovare risposte immediate alla crisi, ma nello stesso tempo è necessario costruire nuove politiche per il futuro: “Il territorio è ricco di eccellenze, innovazioni, cultura imprenditoriale ma occorre anche attivare efficaci sinergie per evitare che la recessione cancelli una parte significativa del sistema produttivo regionale.
Proprio per questo – aggiunge - un “tavolo di confronto” consentirebbe di affrontare i problemi alla radice superando anche i localismi e, dando così ai territori possibilità di sviluppo, di innovazione e di competitività”.
La via da percorrere, secondo Cintioli, è quella dello sviluppo integrato “perché i territori di Foligno, di Spoleto e della Valnerina, rappresentano tra loro aree complementari che devono fare sempre di più “sistema” anche con le aree limitrofe di Assisi e Bastia Umbra nonché con il Consorzio delle aree industriali di Spoleto-Terni-Narni.
È in questo lembo dell’Umbria, infatti – dice il consigliere regionale - che l’area industriale di S. Giacomo di Spoleto e la piastra logistica intermodale di Foligno possono diventare pilastri per lo sviluppo economico regionale integrandosi con i grandi progetti infrastrutturali viari,ferroviari come pure con l’aeroporto di S. Egidio. E non a caso l’integrazione dei territori e l’integrazione dei servizi sono obiettivi strategici contenuti nel Patto per lo sviluppo dell’Umbria e nel Documento Annuale di Programmazione (2009-2011) al fine di dotare il territorio umbro di efficienti punti di interconnessione tra aree produttive, sistemi urbani e principali reti di trasporto”.
Riferendosi, infine, alla situazione della Minerva, Cintioli auspica che “quanto prima parta da Spoleto quel dialogo tra gli attori dello sviluppo economico al fine di creare legami solidi tra i territori per ricreare, attraverso azioni concrete, fiducia nel futuro. Tutto ciò, anche alla luce degli ultimi incontri svoltisi tra la Regione Umbria e il Comune di Spoleto e della notizia, se fondata così come riportato da testate locali, di una manifestazione di interesse da parte di un’azienda che ha partecipato al bando del tribunale”.
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