PERUGIA - “Veramente pensavamo che la proposta di legge sulla famiglia si fosse incagliata per il calo di tensione da parte degli esponenti del Pdl, soprattutto dopo le note disavventure del premier Silvio Berlusconi. Alla baruffa provocata in Consiglio regionale nell’aprile scorso, infatti, ha fatto seguito un assordante silenzio coinciso con il caso delle escort che hanno visto come ‘consumatore finale’, forse inconsapevole, lo stesso Berlusconi”.
Oliviero Dottorini, capogruppo dei Verdi e civici in Consiglio regionale, commenta con queste parole la presa di posizione di esponenti del Pdl riguardo alla proposta avanzata dal Forum per le famiglie. “Per quanto ci riguarda – spiega l’esponente del Sole che Ride - non abbiamo alcun problema ad affrontare l’argomento. L'unica richiesta che ci sentiamo di rivolgere agli esponenti del Pdl è quella di evitare la retorica di 'Dio, patria e famiglia' per concentrarci su una visione meno ipocrita di un tema, quello della famiglia in tutte le sue forme, che merita attenzione e proposte operative, non strumentalizzazioni o posizioni ideologiche".
“Certo – aggiunge Dottorini rivolto agli esponenti del Pdl - ci vuole un bel coraggio ad accusare altri di doppia faccia o di doppia morale, quando si ha a che fare con uno scandalo come quello delle escort a Palazzo Grazioli. Detto questo – conclude - riteniamo invece legittima la richiesta del Forum e auspichiamo che venga affrontata in modo aperto, laico e operativo. Riteniamo anche che l'imbarazzo per la condotta del premier non possa impedire un sereno e aperto dibattito sull'argomento, magari evitando ipocrisie e doppiezze".
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