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TREVI - I Solisti di Perugia suoneranno a Villa Fabri – nell’ambito della rassegna “Vitae” – domani, sabato 26 settembre 2009 alle 19,30. In programma "Eine Kleine Nacht Musik k525" (la Piccola serenata notturna) di Wolfgang Amadeus Mozart e la “Sinfonia n°4” detta “La Casa del Diavolo” di Luigi Boccherini. Si tratta di due lavori, più o meno contemporanei, che sono un inno del classicismo per un ascolto “facili e godibili”. «La scelta del programma – spiega Berioli – è caduta proprio su questi brani per adeguarci al senso dei grandi spazi e degli affreschi di Villa Fabri”. La "k525" è una serenata in Sol maggiore universalmente nota come Eine kleine Nachtmusik (Piccola musica notturna) è il notturno per orchestra per antonomasia. Un’opera concepita per piccola orchestra per soli archi (a cui si aggiunge il contrabbasso), di struttura relativamente semplice ma piena di idee portate avanti con grande leggerezza e continuità. Mozart termina di scrivere il brano il 10 agosto 1787, poco prima di partire per Praga dove deve completare il “Don Giovanni”. Originariamente la serenata comprendeva due minuetti di cui il primo, perduto, si collocava tra l’allegro del primo movimento e la romanza. La composizione si presenta oggi con soli quattro movimenti e rientra in questo modo nel canone della sinfonia viennese. Mozart in questa serenata, il cui scopo è di festeggiamento di qualche avvenimento e quindi gioioso, evita accuratamente le formule retoriche ricorrenti e mantiene un atteggiamento musicale molto raffinato e di grande chiarezza espositiva, quasi stilizzato. Il brano inizia con l’allegro che presenta un tema di grande impatto. La romanza che segue è un movimento molto tenero ed in alcuni punti addirittura patetico. Il minuetto è assolutamente coerente con gli altri movimenti e viene svolto in modo pacato, quasi una ulteriore romanza. Infine il rondò è trattato da Mozart in forma non canonica (è presente un ritornello, viene ripreso il tema principale) e ricalca piuttosto il modello usato da Carl Philipp Emanuel Bach in questo genere di composizioni. La sinfonia n. 4 in re minore detta “La casa del diavolo” appartiene ai lavori della prima maturità di Boccherini, dove ci imbattiamo in un gruppo di lavori più o meno 'tempestosi'. Vi predominano il bitematismo e i quattro movimenti, ma lo spazio delle soluzioni è apertissimo. È questo il caso proprio della Casa del diavolo, che presenta un’orchestra costituita dagli archi con le allora usuali coppie di oboi. Un lavoro di fine Settecento dal carattere pre- romantico, terminante con una ciaccona. Condividi