Raffaele Bonanni, leader della Cisl, ha partecipato oggi pomeriggio al consiglio regionale del movimento sindacale umbro. Una visita di sostanza la sua dato che ha toccato anche due importanti temi nazionali. L'arricchimento delle banche sul modello che ha prodotto, secondo leader Cisl, la crisi internazionale, e il secondo punto chiave è stato: la necessità di un riequilibrio fiscale alleggerendo chi è più povero.
Bonanni ha definito silente la classe dirigente italiana sulla questione banche. "Gli istituti di credito - spiega Bonanni - stanno ricominciando a guadagnare come e più di prima, con gli stessi criteri di prima. E nessuno ha da dire niente: ne sui manager che prendono fino a 400 volte di più dei loro dipendenti, ne sui guadagni davvero esorbitanti delle stesse banche italiane, molto superiori a quelli delle banche dei principali paesi europei". Per Bonanni tutto questo avviene mentre "nessuno aiuto arriva dalle banche ne alle famiglie ne alle piccole e medie".
Bonanni poi ai giornalisti ha rilanciato l'ipotesi di un alleggerimento fiscale per le fasce di popolazione con redditi medi o medio-bassi. "Un riequilibrio della pressione fiscale che renda più leggero il carico di chi è più povero ed ora paga di più, dirigendosi verso chi è più ricco ed ora paga di meno"
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