"MPS, piove sul bagnato." Questo il commento a caldo dell’Onorevole Catia Polidori, Deputato del Pdl, circa l'iniziativa adottata per l'Umbria dal Monte dei Paschi di Siena, che ha promosso un pacchetto di misure economiche a sostegno delle aziende “virtuose”, ossia di quelle che non licenziano.
In particolare a causare questa reazione, tra le misure economiche adottate dall’Istituto bancario, e’ il prodotto “Forza 5 e Forza 3” che punta a premiare con lo sconto di due punti sui tassi di interesse le imprese appunto definite “virtuose”, che cioe’ mantengono in forza tutto il personale dipendente presente alla data della stipula del contratto.
L'on. Polidori ritiene gli altri prodotti "decisamente apprezzabili" poiché "sembrano essere in linea con la necessita’ delle banche e delle imprese di trovare soluzioni comuni per uscire dalla crisi economica e finanziaria in atto".
"Benissimo che una Banca voglia dare una mano alle aziende
virtuose" - prosegue la Polidori - “ma di quali aziende stiamo davvero parlando? Le PMI sono tutte aziende
virtuose: sono aziende a conduzione familiare, in cui il rapporto che si crea tra imprenditore e lavoratore è personale e va ben oltre il rapporto professionale. L’impresa diventa una grande famiglia, rappresenta un prolungamento della famiglia stessa dell’imprenditore che, prima di arrivare a considerare l’ipotesi di chiudere la propria azienda, ha già venduto i beni personali della famiglia d’origine. Per una PMI licenziare un dipendente è un dolore non solo dal punto di vista professionale, in quanto comporta perdita di know how per l'azienda, ma anche dal punto di vista umano. Tutte le PMI stanno stringendo i denti per cercare di non chiudere e salvaguardare il dato occupazionale: nessuna di esse vuole licenziare nemmeno un solo dipendente.”
“Sono "virtuose" quelle aziende che hanno alle spalle una storia di onestà, di trasparenza e di lealtà nei confronti dei propri dipendenti e del territorio. Quindi -conclude l'Onorevole Polidori- pur apprezzando lo spirito di questa iniziativa, è necessario che la banca per aiutare l’impresa intervenga prima, quando essa ne ha reale bisogno e non quando, già da sola, è stata in grado di non licenziare nessuno. La banca infatti deve stare vicino alle PMI prima che queste vadano in crisi, che siano in difficoltà e che siano costrette a pensare all'ipostesi del licenziamento. E invece come stanno rispondendo tante banche a questa situazione? Raddoppiando la richiesta delle garanzie necessarie per ottenere un prestito e quindi aumentando le difficoltà di accesso al credito.”
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