PERUGIA - Per organizzare al meglio la campagna vaccinale, che andrà realizzata in un intervallo molto ristretto, è indispensabile verificare prima possibile il numero di persone da vaccinare. Lo comunica il Servizio Prevenzione della Direzione regionale sanità e Servizi Sociali.
Tra i primi a essere vaccinati – comunicano dal Servizio - ci saranno i lavoratori ritenuti essenziali per il mantenimento dell’assistenza sanitaria e di alcuni servizi pubblici rivolti alla popolazione. Tra questi ritenuti essenziali per il funzionamento del Paese rientrano quelli garantiti dalle Aziende di produzione e distribuzione di acqua, energia elettrica, gas, comunicazioni (Poste e telefonia), di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.
Di conseguenza, le aziende che svolgono le attività sopra elencate dovranno individuare il personale considerato come indispensabile a garantire la continuità dei servizi al minimo livello di funzionalità, in base ai piani di continuità aziendali. Gli elenchi del personale da vaccinare dovranno quindi essere inviati alla casella di posta elettronica
pandemia@regione.umbria.it utilizzando il mod. foglio di calcolo elettronico che sarà scaricabile sul sito
www.sanita.regione.umbria.it.
“Al fine di mitigare gli effetti dell’influenza pandemica e garantire la continuità delle attività lavorative e scolastiche (anche nel caso in cui si ammalasse il 25per cento della popolazione), il Piano Pandemico nazionale, attribuisce un ruolo principale alla vaccinazione – riferiscono dal Servizio di Prevenzione - Quindi in Umbria, come nel resto del Paese, si prevede di assicurare la copertura vaccinale progressivamente, mano a mano che si renderanno disponibili adeguati quantitativi di vaccino, al 40per cento della popolazione.
Il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche sociali prevede la consegna dei primi lotti di vaccino pandemico contro il nuovo virus A (H1N1)v presumibilmente tra il 15 ottobre e il 15 novembre 2009, tuttavia, considerato anche che il vaccino sarà reso disponibile mano a mano che verrà prodotto, sulla base delle indicazioni date dalla Unità di Crisi Nazionale, la vaccinazione sarà offerta secondo un specifico ordine di priorità”.
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