di Nicola Bossi
Questa mattina si è svolto davanti alla Prefettura di Perugia un sit-in di protesta sulla crisi che sta attenagliando i lavoratori umbri, oltre 10mila in cassa integrazione. Oltre 100 tra lavoratori e sindacalisti ha partecipato alla protesta. Il segretario della Camera del lavoro di Perugia, Mario Bravi, ha piegato che la Cgil "punta al raddoppio delle settimane della cassa integrazione, il superamento dei ritardi nella erogazione della cassa integrazione". Inoltre Bravi ha chiesto di realizzare un tavolo con istituzioni e aziende del territorio per scongiurare i licenziamenti in periodo di crisi. "Bisogna avere il coraggio di dire no ai licenziamenti che mettono sul lastrico le famiglie e soprattutto rendono meno competitive le imprese".
La Cgil intende trovare le risorse per finanziare i sostegni economici ai lavoratori tassando le rendite e i grandi capitali. "La Limoni pagava un immobile qualcosa come 800mila euro all'anno, molto di più rispetto al budget degli stipendi. Ci sono rendite anche a Perugia che vanno tassate"
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