di Nicola Bossi La bozza di legge regionale presentata dal Pd non è fatta solo di punti e di propositi matematici, come già annunciati da tempo da Umbrialeft. Ha dell'altro: c'è una tabella con una simulazione di come sarà il futuro consiglio regionale. Una previsione basata sui voti complessivi ottenuti dai partiti nelle scorse provinciali di Perugia e Terni. Con la nuova legge regionale - se verrà approvata e sempre che il Governo non imponga alla regioni lo sbarramento del 4 per cento - al Partito Democratico sono previsti 13 seggi, all'Italia dei Valori 1 seggio, Sinistra e Libertà 3 seggi, Lista Anticapitalista (prc, pdci, socialismo 2000) 3 seggi, Pdl 9 seggi, Udc 1. Rimarreberro fuori la Destra di Traccheggiani e La Lega di Miroballo. Ma questa simulazione, dopo la riunione di maggioranza di oggi, rischia di diventare carta straccia. Eh già perchè il consigliere regionale del Prc Carpinelli non ha nessuna intenzione di allearsi con Prc e Socialismo 2000. Dottorini dei Verdi si tiene alla larga da Socialisti, Sd e Vendoliani. Vogliono provare ad eleggere - o essere rieletti - da soli. Per questo chiedono una legge elettorale diversa. L'Idv non è contemplata nel listino regionale - cosa che non accadrà alle elezioni - e quindi vale solo un seggio quando ne potrebbe valere 2. E inoltre l'Udc è messa in coalizione con la Pdl (difficile che avverrà). Infine La Lega viene sottovalutata quando in realtà veleggia verso il 4 per cento. Insomma una previsione quella nella bozza della legge regionale che è fuori da ogni logica. Anche perchè dà per scontata la vittoria del centrosinistra. Con quale candidato presidente? Non è dato ancora sapere. Condividi