di Daniele Bovi
Tramite Ansa il coordinamento della mozione Franceschini dell’Umbria dà una bacchettata sulle mani al partito e, a noi pare, agli organi di informazione. Motivo del contendere, i risultati dei primi congressi di circolo usciti sulla stampa, Umbrialeft compresa. Nel Pd infatti un accordo stabilisce che la comunicazione ufficiale dei primi risultati non può che essere fatta solo dopo un campione del 15% sul totale.
Ad oggi hanno votato solo 14 circoli su 24, ma i risultati sono usciti comunque, sebbene senza nessuna pretesa di ufficialità. Nella nota il comitato ricorda infatti che “ad oggi si è votato solo in 14 circoli in tutta la regione e ciò non rappresenta un campione attendibile per tracciare un bilancio”. Cosa che nessuno sulla stampa di oggi sembra aver fatto, né Umbrialeft, né il collega Giuseppe Silvestri a pagina otto del Corriere dell’Umbria.
In entrambi i casi si sottolinea infatti con molta evidenza l’esiguità del campione e non appaiono né “bilanci” né la coltivazione di “meri interessi di parte”. Molto banalmente, sempre che il messaggio sia indirizzato alla stampa, ci si è limitati a fare un’asciutta cronaca, densa di numeri, sui risultati dei primissimi congressi di circolo. Cosa che, fra l’altro, i lettori di Umbrialeft hanno grandemente apprezzato. Umbrialeft non coltiva gli interessi di nessuna delle tre mozioni e, a riprova, basta guardare nei suoi archivi (alla voce “Cerca”) quanto spazio ha dato alle singole mozioni negli ultimi mesi. Tutto sommato però, alla fine, un po’ di nervosismo è comprensibile.
Dal coordinamento si aggiunge inoltre “che sarebbe opportuno dare seguito” alla norma regolamentare sopra citata “affinché il voto di ogni iscritto sia libero e consapevole dimostrando con ciò di essere un partito sano e credibile”. E perché, di grazia, i militanti del Pd sarebbero così deboli, impressionabili, suggestionabili? Le loro convinzioni talmente fragili da essere influenzate da qualche articoletto con qualche numero? Suvvia. I cittadini-militanti pensano con la loro di testa e non si fanno certo influenzare così semplicemente. E poi ancora: che per caso i voti saranno più liberi e consapevoli una volta comunicati quelli ufficiali relativi al 15 per cento dei circoli?!
“In ogni caso è bene precisare – si aggiunge dal Comitato – che fatta eccezione per il risultato di San Martino in Colle peraltro ampiamente previsto (162 a 25 per Bottini, ndr), in cui a prevalere sono state logiche individualistiche già note, la mozione Franceschini si attesta su una sostanziale situazione di pareggio, come stanno a dimostrare i risultati di Corciano Ellera (8 a 8, ndr), Città di Castello (47 a 34 per Bottini, ndr) e nei sette circoli di Terni ( con 224 voti a Bersani e 209 a Franceschini). La mozione, inoltre, ha già riportato un risultato positivo a Fossato di Vico (37 a 15 per Stramaccioni, ndr) così come in uno dei due circoli di Baschi, ad Otricoli (70%) e in uno dei due circoli di Narni”. Se non capiamo male, se vince Bersani col 70%ci sono situazioni individualistiche, se vince Franceschini no. E’ la logica dei separati in casa che molto ha contribuito nell’allontanare gli elettori dal Pd e di cui tutte le mozioni portano la responsabilità.
OPSOMAI FILIPPOIS “In conclusione – si dice nella nota - giova ricordare, che chiusa la fase delle convenzioni si aprirà quella delle primarie per la scelta del segretario nazionale e regionale pertanto auspichiamo la più ampia partecipazione democratica perché sia il preludio alla vittoria di Dario Franceschini ed Alberto Stramaccioni”. Volendo malignare sembra voler dire: vincete pure nei circoli, tanto poi ribaltiamo tutto con le primarie. Come disse Giulio Cesare comparendo in sogno a Bruto “Ci rivedremo a Filippi”. Auguri e buon congresso.
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