Scuola di Pedagogia della Mediazione Corporea ed Espressiva: una due giorni dedicata alle discipline corporee e del movimento

Workshop integrato di danzamovimentoterapia e arte-terapia. (Con la Dott.ssa Alba G. A. Naccari e la Dott.ssa Tiziana Lucani) Perugia 19-20 settembre 2009 presso l’Agriturismo La Torre Rosa Strada Conservoni - San Marco – Perugia (a pochi minuti dal centro tel. 075.40240). Sabato 19 spettacolo - ore 18,30: -Spettacolo di teatro – danza: CHIPKO… l’abbraccio della foresta “Una notte d’inverno li ho visti danzare” ( Tagore) Domenica 20 - ore 15-18: -Convegno “Radici, ritmi e frutti, tra arte e danzamovimentoterapia” Presso l’Agriturismo La Torre Rosa - Perugia, si svolgeranno il 19 e il 20 settembre i seminari e il workshop introduttivi, rivolti a quanti, da un punto di vista professionale, sono interessati ad avvicinarsi alle discipline corporee e del movimento. La due giorni di lavori precede l’apertura del nuovo anno accademico della Scuola di Pedagogia della mediazione corporea ed espressiva di Perugia. Obiettivo della due giorni è quello di fornire un quadro orientativo sulla danzomovimentoterapia, disciplina che negli ultimi anni sta acquisendo sempre più un suo profilo autonomo. La figura del danzomovimentoterapeuta, infatti, sta acquistando sempre più un profilo professionale autonomo, che lo differenzia sia dall’educatore che dal terapeuta, è infatti un operatore che, proprio perché si avvale delle metodologie corporee e di movimento può coinvolgere tutto l’essere umano nella sua complessità, attivando le diverse intelligenze e le variegate risorse della creatività individuale. Il movimento, se ben condotto ha il potere di muovere, canalizzare, trasformare il mondo dell’intelligenza affettiva, ed agevolare processi di integrazione ed autenticazione personale. Per questo l’approccio della scuola considera che nelle metodologie proposte l’intervento educativo in senso ampio può condensare e integrare in se stesso una ricaduta terapeutica; facendo del danzomovimentoterapeuta una valida risorsa nelle pedagogie e nelle terapie multimodali del lavoro di equipe. I corsi sono volti a far acquisire le conoscenze specifiche in relazione alla teoria, alla tecnica e all’etica della professione del danzomovimentoterapeuta e quelle relative alle grandi aree interdisciplinari a cui la dmt è imprescindibilmente interrelata (area psicologica e psichiatrica, pedagogico - didattica, medico - neurologica, artistico – corporea - espressiva). Il corso triennale di formazione, con sede a Perugia, è rivolto ad educatori, assistenti sociali, operatori sociali, operatori socio-sanitari, medici, psicologi, tecnici della danza, della motricità e della riabilitazione, insegnanti, agli studenti universitari e ai laureati in scienze della formazione, scienze motorie, filosofia, medicina, psicologia). Ofre le conoscenze e le competenze relative alle metodologie a mediazione corporea con particolare riguardo alle tecniche di danzamovimentoterapia, per poter operare in differenti contesti professionali nel campo della salute/benessere, dell’educazione, del sociale. Lo specifico indirizzo della scuola si basa su un approccio olistico alla persona (come formazione rivolta a tutte le dimensioni dell’essere umano), nelle diverse età della vita. Tutto questo utilizzando il movimento in integrazione con altre tecniche espressive e di ascolto interiore: arte, danza etnica, narrazione, tecniche di rilassamento, meditazione in movimento, immaginazione attiva; nel coordinamento di intervento pedagogico e intervento clinico (là dove necessario). Questo approccio è proposto e rielaborato, tra gli altri, nei testi della responsabile didattica della scuola: Le vie della danza; pedagogia narrativa, danze etniche e danzamovimentoterapia (Morlacchi 2004) e Persona e movimento; per una pedagogia dell’incarnazione (Armando 2006). L’indirizzo della scuola, inoltre, mantiene un sostanziale atteggiamento di apertura nei confronti della dimensione spirituale dell’essere umano, nel riconoscimento dello spessore simbolico transculturale delle diverse forme religiose. L’anno accademico va da ottobre a luglio, con seminari di 16 ore al mese, concentrati in un week-end.