di Daniele Bovi Il governo interviene sulle leggi elettorali delle regioni e ha pronto nel cassetto una proposta di legge che prevede la soglia di sbarramento al 4 per cento. Proposta che verrà esaminata d’urgenza martedì, proprio quando il Consiglio regionale si prepara a dare il via libera allo Statuto che porta da 36 a 30 il numero dei consiglieri. Cosa che rappresenta il primo step verso l’approvazione della legge elettorale regionale di cui ha abbondantemente parlato Umbrialeft in questi giorni (per leggere clicca qui http://www.umbrialeft.it/node/23265 e qui http://www.umbrialeft.it/node/23220). Il tutto in una situazione in cui Pd e Pdl cercano di trovare un accordo per evitare la mannaia del referendum promessa dal Pdl. E i tempi stringono: entro la fine di settembre la nuova legge dovrà essere approvata. La proposta di legge di quattro articoli porta la prima firma del “tecnico” esperto in sistemi elettorali Giuseppe Calderisi, deputato del Pdl, e inizierà l’esame, come detto, martedì in commissione Affari Costituzionali alla Camera. “È ragionevole e plausibile - scrive Calderisi nella relazione - che la legge statale imponga una soglia minima di accesso come principio fondamentale del sistema di elezione dei consigli regionali. Quel principio è coerente con quelli intesi ad agevolare la formazione di stabili maggioranze nel consiglio regionale. Il 4% si allinea al valore stabilito nella legislazione per la Camera dei deputati e i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”. Se la proposta del Pdl diventasse legge, la soglia sarà introdotta già dalle prossime elezioni: il testo prevede, infatti, una disposizione transitoria che la rende operativa, anche se le Regioni non interverranno con una propria norma di recepimento. Ed anche se la Costituzione prevede che il sistema di elezione regionale sia disciplinato con legge della Regione, Calderisi fa notare che “la legge dello Stato può intervenire sul sistema elettorale regionale”. Cosa che falcerebbe i sogni di gloria di molti. Condividi