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PERUGIA - “La Giunta regionale sta affrontando l’emergenza derivante dalla crisi economica mettendo a disposizione molte risorse straordinarie, sia a favore delle aziende che dei singoli lavoratori”. A sottolinearlo è l’assessore alle Politiche attive del Lavoro della Regione Umbria, Maria Prodi, la quale ricorda che, per questo motivo, in assessorato è stata anche istituita, ed è tuttora operativa, una “task force” per acquisire le istanze delle singole imprese. La Giunta, aggiunge l’assessore Prodi, oltre ad aver promosso una collaborazione “continua e costante” con l’Ufficio Regionale del Lavoro e con l’INPS per velocizzare l’iter procedurale di liquidazione della cassa integrazione ai singoli lavoratori, ha anche istituito appositi Tavoli con i rappresentanti sindacali e datoriali per gestire i cosiddetti “esami congiunti”. “Le risorse destinate agli ammortizzatori sociali - dice Maria Prodi - sono e saranno utilizzate al meglio per mettere un freno alla crisi occupazionale e per rafforzare i timidi segnali di ripresa economica. L’Umbria ha tutte le carte in regola per garantire che il suo tessuto imprenditoriale torni più competitivo di prima”. Ad oggi sono state monitorate 761 aziende per un totale di 5mila 688 lavoratori. Di queste, 671 (con 4665 dipendenti) erano in provincia di Perugia e 71 in provincia di Terni (per un numero di lavoratori pari a 743). Ad esse vanno aggiunte 19 aziende con sede legale in altre regioni ma operanti in Umbria, per un numero di lavoratori pari a 280. Secondo i dati forniti dall’assessorato, le città dell’Umbria che più hanno sofferto della crisi, e dove pertanto le aziende hanno richiesto esami congiunti per poi far ricorso alla Cassa Integrazione Straordinaria, sono Perugia (95 aziende per 754 lavoratori), Città di Castello (87 aziende per 518 lavoratori), Deruta (55 aziende per 345 lavoratori), Umbertide (43 aziende per 308 lavoratori), Assisi (42 aziende per 320 lavoratori), Bastia Umbra (35 aziende per 209 lavoratori), Gubbio (31 aziende per 167 lavoratori), Foligno (26 aziende per 312 lavoratori), Magione (20 aziende per 140 lavoratori), Marsciano (19 aziende per 113 lavoratori), Terni (37 aziende per 421 lavoratori), Narni (9 aziende per 75 lavoratori), Orvieto (6 aziende per 73 lavoratori). Condividi