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PERUGIA - Con due distinte delibere proposte dall'assessore all'Ambiente della Regione Umbria Lamberto Bottini, la Giunta regionale ha stabilito i criteri che i Comuni dovranno seguire per ricevere i contributi previsti per i risultati della raccolta differenziata 2008 e ha prolungato le scadenze per attuare i progetti di potenziamento della raccolta differenziata domiciliare, presentata in base al Programma regionale «Di.Do» 2008. Nel primo caso - riferisce una nota della Regione - ad accedere ai finanziamenti saranno le amministrazioni comunali che nel 2008 avevano raggiunto l'obiettivo del 45 per cento di raccolta differenziata, ma anche quelli che avevano avuto un incremento (certificato dalla Regione) uguale o superiore al 10 per cento rispetto al 2007. Ad essere esclusi saranno invece i Comuni che nel 2007 avevano conseguito un livello di raccolta differenziata inferiore al 20 per cento. Il contributo (non inferiore a 2mila euro e non superiore a 100mila euro) sarà determinato in misura variabile in base a parametri demografici e alla percentuale di raccolta differenziata e di fasce di incremento. Il sostegno regionale dovrà inoltre essere utilizzato per la riorganizzazione dei servizi finalizzata all'estensione della raccolta differenziata domiciliare e per agevolare e ridurre le tariffe a favore di quei cittadini che concorrono al raggiungimento degli obiettivi o ad aumentare la raccolta differenziata. Nel caso dei contributi per potenziare la raccolta domiciliare differenziata per il 2008, la Giunta ha deciso di stabilire alcuni termini temporali per l'esecuzione dei progetti di riorganizzazione dei servizi di raccolta e per presentare la documentazione necessaria. Le scadenze previste sono il prossimo 31 dicembre per il completamento dei progetti di riorganizzazione dei servizi e il 15 luglio 2010 per la presentazione della documentazione. La Giunta regionale ha infine stabilito di prorogare al 30 ottobre i tempi di approvazione da parte dei Comuni dei Piani di sconto e di agevolazioni tariffarie a vantaggio degli utenti (la scadenza era prevista per il 31 luglio, n.d.r) e al 15 novembre quelli di presentazione alla Regione. Queste ultime due misure, spiegano in assessorato, sono state assunte, da una parte, per sollecitare i Comuni ad eseguire i Piani di riorganizzazione dei servizi di raccolta a domicilio e, dall'altra, per corrispondere alle difficoltà segnalate dagli stessi Comuni nel predisporre le necessarie differenziazioni tariffarie tra gli utenti. Condividi