di
Lorenzo Grighi
Cade un altro nome importante agli Internazionali di tennis dell’Umbria. Tomas Tenconi, il vincitore della passata edizione, è stato infatti sconfitto da Andrea Arnaboldi con il punteggio di 6-4 7-5. In un match condizionato anche dalle condizioni del campo, reso pesante dalla pioggia caduta in mattinata, il milanese ha avuto la meglio sull’italo argentino imponendo il suo ritmo di gioco, costringendolo a molti errori non forzati.
Hai battuto Tenconi disputando un ottimo incontro. La soddisfazione è ancora maggiore, se si pensa che hai eliminato il campione in carica.
Sì, direi che è stata una bella partita, nella quale ho giocato bene. Per il tennis che gioca lui non dovevo fare molte cose, ma essere solido perché lui è bravo a prendere il tempo. Io ho cercato di tirare alto, sono riuscito a dargli fastidio e a portare a casa la partita.
Nel secondo set sembrava che la partita si potesse riaprire. Poi Tenconi sul 5-5, 30-15, ha commesso un doppio fallo e ha fallito un facile smash, e lì si è chiuso il match.
Lui ha effettivamente sbagliato tanto, anche grazie a me che l’ho costretto a giocare male, portandolo spesso all’errore.
Credi che il campo pesante a causa della pioggia ti abbia favorito?
Il campo era lento, a parte i primi due o tre game dopo il cambio di palle in cui era completamente diverso. Può essere che mi abbia favorito, ma neanche più di tanto in fin dei conti, perché lui col tennis che ha riesce ugualmente a muovere bene la palla, indifferentemente dalle condizioni della superficie dove si gioca. Però il campo lento ha influito sull’efficacia del servizio, e questo spiega i molti break da entrambe le parti.
Rispetto ad altri giocatori che abbiamo visto in questo torneo dimostri di avere una maggiore varietà di colpi. Gioco da fondo, ma anche smorzate e cambi di ritmo.
Si, forse il fatto di essere mancino mi porta a cercare più variazioni del normale. Il mio gioco è fatto di cambi di ritmo, ricerca degli angoli, mi piace alternare più soluzioni possibili.
Il prossimo match ti vedrà opposto allo spagnolo Marrero. Lo conosci?
Lo conosco bene visto che io mi alleno in Spagna. E’ un ottimo giocatore, mette in mostra un buon tennis. Da fondo è molto pesante, tira forte sia di dritto che di rovescio, serve bene, e la terra è decisamente la sua superficie.
Chi diresti che parte favorito?
Beh, guardando al tabellone sicuramente lui (Marrero è il 205, Arnaboldi il 238, ndr). Vedremo, la partita è comunque aperta ed io non parto assolutamente sconfitto.
Chi vedi favorito per la vittoria finale?
Senza dubbio Greul è molto forte, ma non si può mai dire. Anche Anderson sta giocando bene, ma ripeto, nel tennis ci si può aspettare di tutto.
A livello personale, dove credi di poter arrivare? Qual è il tuo obiettivo?
Spero naturalmente di arrivare il più alto possibile, fin dove mi porteranno le mie potenzialità. Non ho obiettivi concreti, ma mi piacerebbe entrare nei primi 200 del ranking entro la fine dell’anno.
Per ogni informazione sul torneo consultare
www.atptodi.com o
www.tennisclubtodi1971.com
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