(AKR) – CASTIGLIONE DEL LAGO - In riferimento alle polemiche degli scorsi giorni sulla vicenda del sequestro da parte della Guardia di Finanza e della USL n. 2 di prodotti alimentari in un ristorante del lungolago, il Comune di Castiglione del Lago precisa che l’eventuale chiusura di un pubblico esercizio di somministrazione per motivi igienici e di sanità pubblica può essere disposta dal Comune soltanto su richiesta della Unità Sanitaria Locale. La competenza del Comune sulle licenze riguarda aspetti amministrativi, mentre i requisiti igienico-sanitari sono di competenza dell’Autorità sanitaria la quale, nel caso specifico, ha valutato le carenze riscontrate non così gravi e pericolose da configurare gli estremi per la chiusura dell’attività.
Inoltre, l’Amministrazione comunale ribadisce la condanna di qualunque forma di sfruttamento del lavoro e invita gli organi deputati a vigilare, come, peraltro, invita le associazioni di categoria a sensibilizzare i propri associati sul rispetto delle normative in materia di lavoro, di sicurezza e sulla qualità della ristorazione pubblica: qualità del servizio che è un importante elemento di attrazione turistica. La precisazione dell’Amministrazione comunale era dovuta in quanto il rilievo dato al singolo episodio – che deve essere represso e punito secondo le leggi vigenti – rischia, però, di intaccare l’immagine di una intera categoria, composta da operatori efficienti e seri, alla quale rinnoviamo piena fiducia.
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